Salve
lettori! Oggi vi propongo l'intervista a Alessandra Angelini, autrice
di La mia musica sei tu, un romance emozionante, di cui potete
leggere la recensione qui!
Innanzitutto
ringrazio Alessandra per la disponibilità e le faccio i complimenti
per il suo romanzo e per il talento che ha dimostrato di avere nella
scrittura. E ora, qualche domandina curiosa...
Alessandra,
questo è il primo libro che pubblichi, se non sbaglio. Ci sono state
altre “storie”, prima di quella tra Denis e Isabella, che
avrebbero voluto (o lo sono) uscire dalla tua penna?
Ciao
Sabrina, prima di entrare nel vivo di questa chiacchierata lasciati
ringraziare per la bella recensione e la gentilezza dimostrata nei
miei confronti, non è da tutti.
La
mia musica sei tu è il primo libro che ho deciso di condividere
con qualcuno al di fuori del mio pc, ma non è il primo che scrivo.
Sono piena di storie messe in stand-by, storie che aspettano di
crescere, che arrivi il momento in cui potranno essere raccontate. Ho
appunti sparsi ovunque, taccuini, post it, fogli volanti e sul
telefono. Inorridisco alla sola idea, ancora di più dopo che ho
rischiato di perdere un intero plot quando il mio telefono ha deciso
di non funzionare più, ma nella vita frenetica di tutti i giorni mi
ritrovo ad averlo sempre sottomano. Questione di praticità,
scribacchina 2.0, lascio a te la scelta.
Isabella
ha un rapporto difficile con i suoi genitori, specie con il suo
“padre-padrone” che, inflessibile, non ha mai dato dimostrazione
di provare affetto nei confronti di sua moglie e sua figlia. Mi
chiedevo, ci sono motivazioni per il suo modo di essere, che magari
scatteranno fuori durante un possibile sequel del romanzo?
Figlio
a sua volta di un padre autoritario, l’avvocato Colonna non riesce
a prendere le distanze dai vecchi retaggi familiari dove i genitori
ordinavano, pretendevano, senza dare spiegazioni. Aggiungici un
carattere dominante e il danno è fatto. In uno dei pezzi tagliati in
fase di editing c’era un breve excursus che approfondiva il suo
passato, rallentando il ritmo della narrazione è purtroppo andato
tagliato.
Julien
è uno dei personaggi che, all'interno della storia, colpisce molto
l'immaginario del lettore. In più, Julien instaura un'autentica
amicizia con Isabella, perché si sentono in qualche modo “simili”.
Come mai hai inserito un personaggio del genere all'interno del
romanzo? Intendi approfondirlo ulteriormente in un possibile sequel?
Julien,
non sei la prima a chiedermi di lui. Lui è un personaggio
controverso, temevo moltissimo il giudizio dei lettori nei suoi
confronti. Per fortuna è andata bene. Tutti i personaggi hanno delle
debolezze, nel caso di Julien e Isabella sono solo più evidenti di
altri. Il rapporto di amicizia che si instaura tra loro è molto
importante, perché attraverso di esso riescono a dare una svolta
alla loro vita. Scovare la forza nelle loro debolezze. Quando
riconosci te stesso in un altro, non hai bisogno di fingere.
Per
il futuro posso dirti che Julien ha ancora molto da dire. Spero di
non deludere nessuno nel raccontare quello che sarà il suo percorso.
Piccolo
dubbio di una lettrice confusa: Denis ha un momento di “debolezza”,
in cui tradisce Isabella con Jessica... ma il suo tradimento è stato
autentico, oppure solo un avvicinamento pericoloso?
Il
tradimento, immaginavo che avremmo toccato questo argomento! Quando
Denis decide di uscire con Jessica, per il bene della band, lui e
Isabella si sono già lasciati. Sabrina, non hai mai conosciuto Denis
prima di Isabella, credimi sulla parola quando ti dico che il ragazzo
sa bene come tenere una donna sulla corda. Questo non vuol dire che a
Isabella abbia fatto meno male saperlo con un’altra.
Altro
dubbio da lettrice perplessa... perché Denis ha tradito Isabella?
Denis
è arrabbiato, deluso da se stesso e dalla poca fiducia che gli ha
dimostrato Isabella. Denis sapeva fin dall’inizio che al minimo
dubbio, alla minima incertezza, Isabella sarebbe fuggita. Dopo gli
Award, si vede crollare il mondo addosso. Quando non vede uno
spiraglio per poter continuare la loro storia, reagisce nell’unico
modo che conosce, zittire la sofferenza nell’unica cosa che
conosce. Torna a quella che era la sua routine fatta di donne senza
volto. Ci prova senza riuscirci, perché se Isabella avesse visto
oltre la gelosia, avrebbe visto un ragazzo disperatamente innamorato
che cercava di ricucire un rapporto, senza sapere da dove partire.
Il
suo punto di vista, su questo e altri nodi del libro, lo sentirai nel
capitolo. Spero avrai voglia di sapere cosa accadrà. Parafrasando
una famosa canzone, la strada per il successo è lunga e non priva di
difficoltà.
A
chi ti sei ispirata per creare Isabella e Denis? Ti senti più simile
a lui o a lei?
Credo
di essere tra le poche autrici che non si sono ispirate a nessuno in
particolare per i personaggi. Avevo in mente la storia di Denis&Izzy
da tempo, dopo una brutta delusione mi sono messa davanti al computer
e loro se ne sono appropriati. Non volevano più aspettare. Credo di
essermi vendicata mettendo un po’ di me in ogni personaggio, da chi
credi che Denis abbia preso la sua proverbiale testardaggine e
Isabella i suoi dubbi?
Nessun commento:
Posta un commento