venerdì 8 gennaio 2016

Intervista a Alessandra Angelini, autrice di La mia musica sei tu


Salve lettori! Oggi vi propongo l'intervista a Alessandra Angelini, autrice di La mia musica sei tu, un romance emozionante, di cui potete leggere la recensione qui!
Innanzitutto ringrazio Alessandra per la disponibilità e le faccio i complimenti per il suo romanzo e per il talento che ha dimostrato di avere nella scrittura. E ora, qualche domandina curiosa...

Alessandra, questo è il primo libro che pubblichi, se non sbaglio. Ci sono state altre “storie”, prima di quella tra Denis e Isabella, che avrebbero voluto (o lo sono) uscire dalla tua penna?
Ciao Sabrina, prima di entrare nel vivo di questa chiacchierata lasciati ringraziare per la bella recensione e la gentilezza dimostrata nei miei confronti, non è da tutti.
La mia musica sei tu è il primo libro che ho deciso di condividere con qualcuno al di fuori del mio pc, ma non è il primo che scrivo. Sono piena di storie messe in stand-by, storie che aspettano di crescere, che arrivi il momento in cui potranno essere raccontate. Ho appunti sparsi ovunque, taccuini, post it, fogli volanti e sul telefono. Inorridisco alla sola idea, ancora di più dopo che ho rischiato di perdere un intero plot quando il mio telefono ha deciso di non funzionare più, ma nella vita frenetica di tutti i giorni mi ritrovo ad averlo sempre sottomano. Questione di praticità, scribacchina 2.0, lascio a te la scelta.

Isabella ha un rapporto difficile con i suoi genitori, specie con il suo “padre-padrone” che, inflessibile, non ha mai dato dimostrazione di provare affetto nei confronti di sua moglie e sua figlia. Mi chiedevo, ci sono motivazioni per il suo modo di essere, che magari scatteranno fuori durante un possibile sequel del romanzo?
Figlio a sua volta di un padre autoritario, l’avvocato Colonna non riesce a prendere le distanze dai vecchi retaggi familiari dove i genitori ordinavano, pretendevano, senza dare spiegazioni. Aggiungici un carattere dominante e il danno è fatto. In uno dei pezzi tagliati in fase di editing c’era un breve excursus che approfondiva il suo passato, rallentando il ritmo della narrazione è purtroppo andato tagliato.

Julien è uno dei personaggi che, all'interno della storia, colpisce molto l'immaginario del lettore. In più, Julien instaura un'autentica amicizia con Isabella, perché si sentono in qualche modo “simili”. Come mai hai inserito un personaggio del genere all'interno del romanzo? Intendi approfondirlo ulteriormente in un possibile sequel?
Julien, non sei la prima a chiedermi di lui. Lui è un personaggio controverso, temevo moltissimo il giudizio dei lettori nei suoi confronti. Per fortuna è andata bene. Tutti i personaggi hanno delle debolezze, nel caso di Julien e Isabella sono solo più evidenti di altri. Il rapporto di amicizia che si instaura tra loro è molto importante, perché attraverso di esso riescono a dare una svolta alla loro vita. Scovare la forza nelle loro debolezze. Quando riconosci te stesso in un altro, non hai bisogno di fingere.
Per il futuro posso dirti che Julien ha ancora molto da dire. Spero di non deludere nessuno nel raccontare quello che sarà il suo percorso.

Piccolo dubbio di una lettrice confusa: Denis ha un momento di “debolezza”, in cui tradisce Isabella con Jessica... ma il suo tradimento è stato autentico, oppure solo un avvicinamento pericoloso?
Il tradimento, immaginavo che avremmo toccato questo argomento! Quando Denis decide di uscire con Jessica, per il bene della band, lui e Isabella si sono già lasciati. Sabrina, non hai mai conosciuto Denis prima di Isabella, credimi sulla parola quando ti dico che il ragazzo sa bene come tenere una donna sulla corda. Questo non vuol dire che a Isabella abbia fatto meno male saperlo con un’altra.

Altro dubbio da lettrice perplessa... perché Denis ha tradito Isabella?
Denis è arrabbiato, deluso da se stesso e dalla poca fiducia che gli ha dimostrato Isabella. Denis sapeva fin dall’inizio che al minimo dubbio, alla minima incertezza, Isabella sarebbe fuggita. Dopo gli Award, si vede crollare il mondo addosso. Quando non vede uno spiraglio per poter continuare la loro storia, reagisce nell’unico modo che conosce, zittire la sofferenza nell’unica cosa che conosce. Torna a quella che era la sua routine fatta di donne senza volto. Ci prova senza riuscirci, perché se Isabella avesse visto oltre la gelosia, avrebbe visto un ragazzo disperatamente innamorato che cercava di ricucire un rapporto, senza sapere da dove partire.
Il suo punto di vista, su questo e altri nodi del libro, lo sentirai nel capitolo. Spero avrai voglia di sapere cosa accadrà. Parafrasando una famosa canzone, la strada per il successo è lunga e non priva di difficoltà.

A chi ti sei ispirata per creare Isabella e Denis? Ti senti più simile a lui o a lei?

Credo di essere tra le poche autrici che non si sono ispirate a nessuno in particolare per i personaggi. Avevo in mente la storia di Denis&Izzy da tempo, dopo una brutta delusione mi sono messa davanti al computer e loro se ne sono appropriati. Non volevano più aspettare. Credo di essermi vendicata mettendo un po’ di me in ogni personaggio, da chi credi che Denis abbia preso la sua proverbiale testardaggine e Isabella i suoi dubbi? 

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