domenica 8 maggio 2016

Captain America: Civil War - Recensione semi-seria

Salve a tutti, lettori appassionati! Oggi vi scrivo nuovamente per la rubrica “parlando di film”, quindi un argomento un po' diverso dal solito, ma non potevo non parlarvene.
Avete visto Capitan America Civil War? No, perché se siete degli appassionati della Marvel e dei supereroi non potete assolutamente perdervelo!
Non preoccupatevi, non farò spoilers se non DOPO l'avviso di “spoiler alert”, quindi potete benissimo leggere l'articolo anche voi sfortunati che non avete ancora trovato un momento per andare a vedere quello che è, probabilmente, uno dei più bei film Marvel usciti finora. Merita davvero!

Detto questo, bisogna anche specificarne i motivi. Innanzitutto, mi aspettavo molto di peggio da un film ispirato a una saga di fumetti impossibile da adattare a livello cinematografico per diverse ragioni: il numero di personaggi con superpoteri (supertutine e tutto il resto) decisamente esagerato; la portata dell'avvenimento che crea una spaccatura tra i vari Avengers; per concludere, ma senza essere esaustivi, sarebbe stato ancora prematuro per il mondo cinematografico degli attuali film Marvel ricreare l'atmosfera che porta poi agli avvenimenti di Civil War.
Diciamo che il titolo non è esattamente adatto a quello che poi mostra il film, ma in un certo senso si può affermare che abbia catturato l'essenza del fumetto.
Considerando tutto ciò, bisogna vedere il film da un punto di vista totalmente diverso. È stato ben organizzato, le scene ben strutturate, anche se hanno aggiunto più cose insieme. I nuovi personaggi sono stati tutti ben caratterizzati, anche se alcuni (Spiderman) necessitano di certo di un approfondimento ulteriore. Nel complesso, sono rimasta soddisfatta dalle new entry, che sono state ben giostrate.
Non sono mancati rimandi ai vecchi episodi degli Avengers, nonché ai personaggi mancanti, ma si è dato spazio soprattutto al conflitto che nasce tra due ragioni (nessuno sembra avere totalmente torto o totalmente ragione) e dalla mancata comunicazione (dannata). Mai come ora si è assistito a un attrito tra le caratteristiche personali di Steve e Tony e dei loro vari sostenitori, ma ho apprezzato tantissimo come, in vari momenti del film, i due si sforzassero di trovare un accordo, di venirsi incontro, nonostante i vari fallimenti in tal senso: sono due personalità troppo forti e diverse tra loro, e lo scontro era inevitabile, lo si poteva subodorare già dagli altri film.
Bisogna specificare che è proprio da questo che è partita il grande tormentone che ha coinvolto i social e tutti gli appassionati in trepidante attesa del film, nonché proprio gli attori, nella loro “campagna” per sostenere l'una o l'altra fazione. Volete sapere a quale appartengo io? Beh, lo scoprirete solo negli spoilers!

Okay, ragazzi, ora non posso fare proprio a meno di esprimere qualche bel commento spoileroso sul film (da vera fangirl la quale sono) mi sono trattenuta anche abbastanza!
Innanzitutt,o devo ribadire quanto mi sia piaciuto questo film che, come al solito, è riuscito a mescolare ilarità e serietà, mostrando anche il lato più “tragico” derivante da un grande superpotere; come possiamo notare con Wanda e con Visione, che io shippo potentemente insieme (chi ha anche letto i fumetti capirà) e che finiscono per cadere nello stesso “errore”, ma ne parlerò meglio tra poco.
Ho così tante cose da dire!
Il film inizia subito con una crisi del nostro gruppo di supereroi preferito: il potere di Wanda è, infatti, così forte da essere capace di far volare i vari componenti della compagnia, ma anche di distruggere dei palazzi (come possiamo constatare NUMEROSE volte) e così, anche comprensibilmente, ci scappa qualche morto. Wanda è distrutta da questo, e non si può non provare empatia verso qualcuno come lei, che ha visto la sua vita completamente stravolta dal potere che la rende preziosa, ma anche incredibilmente pericolosa. Si sente in colpa, impotente.
Gli altri del gruppo cercano di non farle pesare tutto ciò, ma ci pensa il governo americano (non troppo da biasimare, insomma) a riportare l'attenzione su questa sua pericolosità. Il “patto”, molto simile a quello che nei fumetti è la registrazione obbligatoria dei superumani, è quello che renderebbe il gruppo non più operante a livello privato, ma come vera proprietà ai comandi del governo americano. E se da un lato la questione non sembra così tragica come si possa pensare, essa lo diventa quando la condizione è quella di consegnare Wanda, come se fosse una pericolosa criminale, e sottostare alle regole. In più, ci si mette il ritorno di Bucky: incastrato, viene incolpato dell'attentato durante la firma di tali accordi tra Avengers (alcuni) e governo (in cui muore il padre di T'Challa, altro innesto di una serie di eventi).
Steve si trova così in una situazione decisamente scomoda e pericolosa, e se all'inizio non firma gli accordi per proteggere Wanda e perché non è d'accordo con i suoi principi, nonostante le numerose insistenze di Tony (che, dal canto suo, vi aderisce senza attendere l'unanimità della squadra; il suo ego gli impedisce di capire che avrebbe dovuto dare più importanza al gruppo, senza peccare di superbia), la situazione precipita quando si trova coinvolto in uno scontro per catturare Bucky (a cui partecipa anche Black Panther, con una entrata in scena decisamente spettacolare). Steve sa che Bucky non c'entra con l'attentato, nonostante abbia la mente traviata da cosa gli hanno fatto anni prima. Steve entra in “guerra” quasi senza volerlo, perché non gli viene data la possibilità di spiegare o propriamente di schierarsi, ma viene subito considerato come un traditore e un fuggitivo, in un certo senso in modo simile a come accade nel fumetto.

#TeamCap
Captain America
Cap si è comportato coerentemente con il suo personaggio, sia a livello di film che dei fumetti. È un uomo vecchio stampo, che nonostante sia dedito alla protezione dell'America e dei suoi principi, non accetta facilmente i dettami di un governo che vuole comandare sui diritti personali delle persone e vuole limitare i suoi movimenti, credendolo pericoloso assieme alla sua squadra. È un leader, ed è proprio per questo che si scontra spesso con Stark, troppo altezzoso e “prima donna” per lasciargli totalmente campo libero. Penso che tra i due colossi, chi facesse da pacere fosse proprio il nostro Hulk (quando non era incazzato), e in parte il dio Thor, con la sua aura divina. Senza di loro, è comprensibile che potessero giungere a uno scontro.
Sono stata d'accordo con tutte le sue scelte, da quella di proteggere Wanda a quella di lottare per la salvezza di Bucky. Ma una cosa non posso assolutamente perdonargli: il bacio con Sharon Carter. Peggy era appena morta, e loro che fanno? Si baciano? Ma non si vergognano?
Steve potrebbe trovarsi qualsiasi ragazza di suo gusto, ma, invece, mette gli occhi su Sharon: non è solo forzato, ma mostra come Steve non riesca a staccarsi da Peggy e sia interessato a sua nipote solo perché gliela ricorda. No, no e no. Non sono assolutamente d'accordo con questa unione!

Bucky
Dal trailer avevo pensato che il film si sarebbe svolto quasi esclusivamente attorno alla sua figura e alla voglia di Cap di “salvarlo”, anche andando un po' contro ai principi degli Avengers, quasi come un capriccio. Che Steve abbia un debole per lui lo sappiamo bene, e questo lo dimostra sia nelle versioni cinematografiche delle sue avventure sia nei fumetti, anche se poco c'entra con Civil War. Invece, sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che non è andata così, e che Steve non ha dato di matto solo per colpa di Bucky, ma si è comportato come Cap si sarebbe dovuto comportare: si è messo dalla parte dei “deboli”, dei bistrattati, come dico io, che in questo caso erano Bucky, incriminato di qualcosa che non aveva fatto e ricercato da un altro uomo assetato di vendetta (Helmut Zemo), e Wanda, colpevole di non saper ben dosare i suoi enormi poteri.

Occhio di Falco
Non so voi, ma io non ho mai amato questo personaggio. Nei film l'ho sempre trovato insulso, nei fumetti non lo apprezzavo, anche perché mi sembrava superbo e si metteva insieme a tutte le donne Marvel che mi piacciono. Che fastidio!
Durante questo film, però, l'ho rivalutato molto: sarà che l'attore incomincia a starmi simpatico, sarà per la nuova tenuta total black figa o per la sua spettacolare entrata in scena, ma ho apprezzato tantissimo il suo contributo a questo film. E ora spero davvero che i rumors su una possibile serie tv totalmente incentrata su di lui siano veri. E poi, era un #TeamCap, non posso fare altro che amarlo!

Ant-man
Quanto adoro questo ragazzo! Il film su di lui mi aveva piacevolmente sorpreso, e ha confermato le mie impressioni in quest'altro film, in cui è stato semplicemente spettacolare! #TeamCap anche lui, divertente e scherzoso, ma anche pronto a impegnarsi e a darsi da fare, e poi, ragazzi, la scena in cui diventa un gigante... semplicemente spassosa!

Wanda
Ho già parlato abbondantemente di lei, di come sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. All'inizio insicura e piena di vergogna, successivamente grintosa e combattiva, si è rivelata essere un bel personaggio. 

Falcon
Che dire, sul best friend di Steve (dopo Bucky, s'intende)? Mi è quasi sembrato che si schierasse con lui per puro senso del dovere, ma se fosse solo per questo o meno, è stato comunque un grande!

#TeamIron

Iron Man
Io adoro questo personaggio, divertente, capriccioso, genio pazzo e a volte sregolato. Ma è troppo istintivo, e a volte troppo autoritario. E, certamente, io non sono dalla sua parte: non ha mai pensato a chi potesse essere in disaccordo con la firma, non ha cercato l'unanimità prima di dare il suo consenso, e così ha diviso la squadra. Ha corso troppo, puntando quasi subito il dito contro Cap e la sua squadra, anche se, comunque, si è visto continuamente il suo rammarico nel fare quello che stava facendo.
Il film giunge a un punto in particolare, che mi ha straziato: quando Stark scopre chi è stato a uccidere i suoi genitori. A questo punto Iron Man è stato solo Tony: il ragazzino che ha perso i genitori, ferito, distrutto. Tutto quello che ha fatto dopo è stato frutto della passione e del dolore, incontrollabile, tanto che Cap e Bucky a malapena riuscivano a contenerlo insieme, e hanno dovuto fare a pezzi la sua armatura per poterlo fermare.
Capisco il dolore di Tony, capisco il senso di tradimento quando ha scoperto che Cap sapeva, ma comprendo anche perché Steve non glielo abbia detto: voleva proteggere Bucky, ma anche Tony, dalla sua reazione esagerata, incontrollata.

Vedova Nera
Apprezzo moltissimo come Natasha si sia comportata durante questo episodio Marvel, nonostante io non sia dalla parte di Tony Stark (ok, a questo punto lo avevate già capito). Lei si schiera con Tony perché capisce che gli Avengers stavano andando oltre i limiti, sembra quasi che voglia darsi un limite lei stessa, come se avesse paura di esagerare e di non sapersi fermare. Però capisce bene anche Capitan America, le sue ragioni. La vediamo combattuta, intenta a cercare di trovare un accordo tra due parti “estreme” che a volte fanno fatica a ragionare.
Nonostante ciò, Natasha alla fine quasi si pente di essersi schierata con Stark. Insomma, lei sì che ci ha ragionato bene sulle cose.

Visione
Questo personaggio è molto particolare, ma sa farsi apprezzare. Sembra freddo, calcolatore, ma i suoi occhi raccontano qualcosa di diverso: ed è così che lo abbiamo visto in Civil War, razionale e delicato con Wanda quando vuole tenerla sotto sorveglianza, ma anche combattuto, attirato da Wanda e... beh, li shippo troppo. Quando poi lei va via, lui sembra straziato.
Incredibilmente, gli succede la stessa cosa che è successa a lei: perde il controllo dei propri poteri. Lui, freddo e razionale, si rivela più umano di quanto pensasse e colpisce, per sbaglio, War Machine, quasi ammazzandolo.
Gli succede quello che è successo a Wanda, e possiamo ben comprendere che si sia sentito come lei, e che abbia incominciato a capire cosa ha provato, specialmente quando tutti le si sono rivoltati contro per i suoi sbagli.
Non riesco a giudicarlo male per il suo schieramento, perché un essere così razionale cerca sempre di arrivare alla conclusione più logica, e quella di Stark aveva buone motivazioni. Ma a volte la razionalità non basta, bisogna anche dare adito ai sentimenti, alle ragioni più profonde, perché i supereroi, alla fine, sono degli esseri umani. E anche lui, a modo suo, lo è.

Black Panther
Personaggio fighissimo, introdotto bene e caratterizzato altrettanto egragiamente. Ho adorato le sue entrate in scena, opportunamente accompagnate da una musica selvaggia, da savana piena di bestie. Non vedo l'ora di approfondire la conoscenza con questo personaggio, che risulta essere molto passionale (in cerca di vendetta), ma che non cade nell'irrazionale o nel delirio. Quando scopre che non è Bucky il colpevole della morte del padre, si precipita da Zemo, ma mostra al tempo stesso pietà e senso di giustizia, quando gli impedisce di uccidersi, ma così facendo lo condanna a una vita miserabile, affinché paghi per il male che ha fatto.

Bimbo Ragno
È inutile che cercate di nasconderlo, lo so bene che attendevate con trepidazione l'entrata in scena del piccolo Spiderman! Piccolo in tutti i sensi, stavolta. Anche questa new (si fa per dire) entry è stata ben organizzata, e nel mezzo di lotte, conflitti (esteriori e interiori) e rammarico ci ha regalato una scena leggera e divertente: quella in cui Stark, da bravo babbo mentore, è andato a prelevare il piccolo ragnetto, facendoci ridere con i suoi commenti alla sua zia gnocca. 
Spiderman, escludendo la bella entrata in scena e le battute esilaranti, non ha fatto molto altro che farsi picchiare. Per lo meno ha fatto numero, creando assieme agli altri una parvenza di lotta alla Civil War originale. Ma è stato un personaggio leggero, un supereroe un po' diverso dagli altri, e dagli altri Spiderman visti finora.
È un giovanissimo supereroe, e già si parla di una nuova possibile saga tutta sua. Personalmente, anche avendo adorato gli altri Spiderman, e avendo apprezzato questa nuova versione, preferirei che non iniziassero una nuova serie, ma che approfondissero questo personaggio attraverso altri film (Avengers o altri eroi, magari proprio Stark che, rimasto senza moglie e mezzo distrutto dalla Civil War, potrebbe “adottarlo” e mostrargli cosa vuol dire essere un supereroe).

War Machine
Il suo ruolo è stato un po' triste, visto che ha avuto la "peggio" tra i vari membri coinvolti negli scontri. Viene ferito gravemente, per giunta per sbaglio, ed è proprio quando si vede la sua armatura martoriata e il suo corpo quasi in fin di vita che si riflette sulla ragione di questa lotta. Nonostante ciò, Rhodes è un uomo tutto d'un pezzo: senza lamentarsi, senza perdere la ragione, spiega a Stark che è orgoglioso di sé, e in poche parole cerca di fargli capire che chi gioca col fuoco, può facilmente scottarsi.

Scene strappalacrime
Due scene mi hanno fatto letteralmente piangere e mi hanno distrutto, e considerando quanto adori Peggy Carter e la serie tv a lei dedicata, potete facilmente evincerle. Una è stata la scena del funerale di Peggy, accompagnata dalle parole di Sharon, che per quanto non apprezzi lei, hanno ben descritto l'essenza di Peggy e di quello che ha fatto nella sua vita per il bene dello S.H.I.E.L.D., e in un certo senso, dell'umanità.
La seconda scena è stata quella che ci ha mostrato la morte, o meglio, l'uccisione barbara, dei genitori di Tony Stark, in particolare di Howard: lo stesso Howard che abbiamo imparato ad amare e ad apprezzare, con le sue battute ilari e i suoi rapporti particolari con Peggy e Jarvis, durante la serie di Agent Carter. Vederlo così brutalmente colpito e ucciso, mi ha spezzato il cuore e il mio pensiero è andato al Tony orfano e solo, che è poi diventato l'uomo sì forte, ma anche potentemente combattuto e instabile che è Iron Man.

#TeamAvengersUniti
Siamo giunti alla fine di questa mastodontica recensione semi-seria, che come tutte le mie recensioni, si è rivelata più un grande sclero da fangirl che altro.
Cos'altro posso dire? Ho amato tantissimo questo film per i temi trattati e per ogni singolo personaggio, tutti hanno mostrato il loro lato peggiore, ma anche la propria umanità. Alla fine si è giunti a un punto in cui ci si chiede: ma è davvero giusto combattere? Gli Avengers DEVONO essere partners, perché il vero nemico è un altro.
A un certo punto del film si vuole solo fermarli, pregarli di smetterla. Ognuno ha le sue ragioni, ma non è combattendo che si trova un punto d'accordo.
La grande battaglia ci è stata tutta, ma può essere quasi considerata come una rissa da pub irlandese: deve finire in una risata e tanti occhi neri e zigomi sbucciati. Se i componenti non avessero avuto dei poteri, tutto si sarebbe risolto molto prima. Si riapre il tema della responsabilità derivante da grandi poteri, introdotto tanti anni fa da un certo zio Ben. Ma alla fine di tutto, l'importante è che gli Avengers si uniscano nuovamente.
Pps. Ma Martin Freeman? Adoro!


A presto!

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