giovedì 17 gennaio 2019

Recensione di Il Diavolo suona il Blues di Enrico Cetta

Titolo: Il Diavolo suona il Blues
Autore: Enrico Cetta
Casa Editrice: Scatole Parlanti
Genere: Narrativa contemporanea

Buongiorno lettori! Sono tornata, finalmente, dopo tantissimo tempo, a portarvi una bella recensione sul blog!
Oggi vi parlerò del nuovo romanzo di Enrico Cetta: autore italiano a me ben noto, che più volte ho recensito con piacere e che anche stavolta mi ha mandato una copia cartacea della sua opera per una recensione. Lo ringrazio ancora per questa occasione, e per la bellissima dedica che mi ha scritto sul libro!

Prima di tutto, vi lascio alla sinossi del romanzo, e poi alla recensione!

La leggenda narra che il blues sia nato il giorno in cui Robert Johnson, in uno spettrale incrocio di Clarksdale, vendette la propria anima al diavolo per ricevere in cambio un talento smisurato per la chitarra. Da allora questo genere non ha smesso di affascinare i musicisti, incluso Eric, il protagonista di questo romanzo. Un ragazzo che, una volta scoperto di essere affetto da un male incurabile, decide di compiere un personale pellegrinaggio verso il più importante festival blues d'America. Un'avventura on the road, con la Stratocaster a portata di mano e tanta voglia di ripercorrere le polverose strade che hanno ispirato i grandi artisti del passato.Ad accompagnarlo, una figura misteriosa e insondabile: è Mike, un tipo che si diverte a tirar fuori continuamente storielle e perle di saggezza, comportandosi in maniera a volte bizzarra. Un supporto che risulta fondamentale per cercare di raggiungere la meta agognata...

Il romanzo parla di un viaggio: intimistico, dettato dalla passione per la musica. Eric si ritrova a compiere il viaggio della sua vita, nel momento più importante. L’unico momento in cui potrà farlo.
Perché Eric, purtroppo, è stato colpito da una malattia che lo renderà presto incapace di suonare la sua chitarra, la Stratocaster, la sua più grande passione.
E allora lascia tutto e decide di partire. Rifiuta le cure, segue solo il cuore e la passione per il blues che gli scorre nelle vene. Partecipare al più importante festival blues d’America diventa, per lui, la sola ragione di vita. E, sulle orme del suo idolo Robert Johnson, continua, imperterrito.
Durante il suo viaggio incontrerà Mike, un uomo misterioso, ma che decide fin da subito di seguirlo. Eric e Mike costruiranno velocemente un’amicizia che ha quasi del magico, e mentre il loro itinerario li porterà ad affrontare le avventure e le sventure più disparate e pericolose, a far loro compagnia ci saranno le storie, sempre molto illuminanti, di Mike.
Il viaggio è visto come crescita, ma anche come la realizzazione di un sogno che può avere significato solo nella perseveranza. Che nemmeno la disperazione, data dalla consapevolezza di una morte imminente, può cancellare.
È stata una lettura piacevole, spesso spiazzante, e con un colpo di scena finale che mi ha lasciato davvero sorpresa e che non sospettato minimamente.
Enrico Cetta mostra, ancora una volta, quanto la sua scrittura sia migliorata, e attraverso la metafora che il libro vuole esprimere, mostra un po’ anche il proprio percorso di scrittore.
Attraverso questo romanzo esprime non solo la passione per la musica e la sua vasta conoscenza del campo, ma inserisce anche qualche piccola chicca per gli appassionati di tutta la roba “nerd”, che una volta era considerata da “sfigati”, ma che ora caratterizza chi sa distinguersi dalla massa.
Eric e Mike e la loro amicizia portano qualcosa di buono, e al tempo stesso misterioso, al lettore. Alla fine del romanzo, poi, troverete una piccola sorpresa: un altro racconto, che sembra non avere nulla a ché fare con la storia di Eric, ma che invece ne conserva le atmosfere. A legare le due narrazioni è un filo invisibile di passione per la musica e di emozione.
Gli amanti di Freddie Mercury e dei gruppi dei suoi tempi non potranno fare altro che apprezzarla!


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