martedì 31 marzo 2015

Nella vita non si sa mai


Insomma, alla fine ci eravamo baciati. Alla fine era successo.
Secondo la mia idea, avevamo corso sul filo del rasoio già da troppo tempo. E quell’attrazione che ci legava era davvero molto forte.
Doveva arrivare questo momento. Ne eravamo sicuri entrambi. Era inevitabile.
Ma… era passato troppo poco tempo…
Ed era appunto per questo che Luca mi aveva detto che, per il momento, non voleva una storia. Me lo aveva detto chiaramente.
-Siamo solo amici- ecco le sue parole.
Pazienza, mi ero detta. Saprò aspettare, per lui questo ed altro.
Ero innamorata di lui da tempo. Da quando lui era ancora fidanzato con Elena, la sua ex.
Colei che lo aveva fatto soffrire. Colei che lo aveva tradito col suo migliore amico e si era fatta scoprire da lui.
Era lei il motivo per cui Luca era ancora ferito, disilluso dall’amore.
Lo avevo aiutato in quel momento difficile, e gli ero stata accanto. Era comunque il mio migliore amico, anche se ne ero innamorata.
Erano passati due mesi.

Sorriso


-Ehi, quando pensi di andarle a parlare?- mi chiese Stefano, punzecchiandomi un braccio.
-Cosa?- dissi, distogliendo lo sguardo dalla ragazza dai lunghi capelli neri che mi dava le spalle.
-Su, dai, si vede lontano un miglio che stai mirando a lei! E' da più di due settimane che ci trascini qui con te a ricreazione, solo perché sai benissimo che lei viene a ritirare la roba per la sua classe! E ti accontenti solo di salutarla! Non è da te aspettare così tanto per entrare in azione!- disse Daniele, parlando sottovoce.
Eravamo nel bar affollato della scuola, ed era ricreazione, così che si vedevano gruppi di studenti cercare di sgattaiolare di qua e di là per farsi una passeggiata, andare in bagno o al bar.
Io e i miei due migliori amici eravamo fermi in fondo al locale, appoggiati da qualche parte ad aspettare che suonasse la campanella.
A dire il vero io stavo osservando Lei, e tutto ciò che avevano detto Stefano e Daniele era più che vero.
Lei era una ragazza di un anno più grande di me, aveva lunghi capelli neri, sottili occhi color nocciola, lineamenti delicati e regolari.
Il suo modo di vestire era semplice, ed anche il suo modo di fare, silenzioso e dolce.
Non era quel che si dice una ragazza che si nota subito, e non era neanche particolarmente bella.
Per questo non riuscivo a capire perché mi fossi fissato così tanto con lei nelle ultime due settimane.
E non riuscivo nemmeno a capire perché non riuscivo a farmi avanti come se nulla fosse, come facevo di solito.