martedì 31 marzo 2015

Nella vita non si sa mai


Insomma, alla fine ci eravamo baciati. Alla fine era successo.
Secondo la mia idea, avevamo corso sul filo del rasoio già da troppo tempo. E quell’attrazione che ci legava era davvero molto forte.
Doveva arrivare questo momento. Ne eravamo sicuri entrambi. Era inevitabile.
Ma… era passato troppo poco tempo…
Ed era appunto per questo che Luca mi aveva detto che, per il momento, non voleva una storia. Me lo aveva detto chiaramente.
-Siamo solo amici- ecco le sue parole.
Pazienza, mi ero detta. Saprò aspettare, per lui questo ed altro.
Ero innamorata di lui da tempo. Da quando lui era ancora fidanzato con Elena, la sua ex.
Colei che lo aveva fatto soffrire. Colei che lo aveva tradito col suo migliore amico e si era fatta scoprire da lui.
Era lei il motivo per cui Luca era ancora ferito, disilluso dall’amore.
Lo avevo aiutato in quel momento difficile, e gli ero stata accanto. Era comunque il mio migliore amico, anche se ne ero innamorata.
Erano passati due mesi.


Lui stava meglio, ma non sapevo se questo volesse dire qualcosa di buono.
Fatto sta che proprio quella mattina eravamo andati in spiaggia, insieme, e ci eravamo divertiti tantissimo.
Solo noi due.
Avevamo giocato, scherzato, fatto il bagno assieme. Ci eravamo rincorsi e buttati in acqua a vicenda ed eravamo rimasti ore sotto l’ombrellone a parlare di noi stessi, a raccontarci i nostri pensieri, i nostri dubbi, i nostri progetti.
Poi lui mi aveva abbracciato e mi aveva sussurrato all’orecchio –Ti adoro piccola mia- ed eravamo rimasti un casino di tempo lì, sotto l’ombrellone, tra le braccia l’uno dell’altra.
Successivamente Luca aveva preso l’auto ed eravamo tornati in città.
Mi aveva accompagnato a casa, e proprio prima che uscissi dalla macchina, aveva avvicinato il suo volto al mio e mi aveva dato un bacio sulla guancia.
-E’ stata una giornata bellissima, Sara…- aveva sussurrato e si era avvicinato ancora di più.
-Grazie di tutto piccola… ti adoro…- e poi… e poi il suo profumo, la sua presenza, la sua stessa vicinanza, mi avevano sconvolto a tal punto che avevo preso il suo volto tra le mie mani e lo avevo baciato.
Le nostre labbra si erano incontrate, avide, ed era stato come se prendessero fuoco.
Era stato un bacio appassionato, forte come se dalla sua carica emotiva dipendesse la nostra vita. Nel frattempo di tenevamo abbracciati a vicenda, in una stretta dolce ed eccitante.
Lentamente ci eravamo sciolti e allontanati, fissandoci entrambi negli occhi.
Avevamo il fiatone, il cuore che batteva a mille.
Ed ecco che la frittata era fatta.
Cavolo, avevo corso troppo. Era colpa mia.
All’improvviso tutta la mia preoccupazione mi si riversò addosso come un macigno.
Era troppo presto! Lui me lo aveva detto! Mi aveva avvisata. In questo momento della sua vita aveva avuto bisogno di me, della sua migliore amica. Non di una nuova ragazza!
Adesso sarebbe cambiato tutto, lo sapevo.
Luca mise le mani sul volante e guardò dinanzi a se, la strada, ammutolito.
Non avevo il coraggio di dirgli niente, non riuscivo a parlare. Che stupida che ero stata, avevo rovinato tutto!
Aprii la portiera dell’auto e uscii, malferma sulle gambe.
La richiusi e Luca partì, senza rivolgermi nemmeno uno sguardo. Ecco, lo sapevo!
L’avevo combinata grossa! Chissà se avrei potuto ancora ricostruire il mio rapporto con lui…


-Questa situazione è insostenibile! Come fai? Ma insomma, chiamalo! Mandagli un messaggio! Vallo a trovare! Fa qualcosa!- mi urlava Emily in un orecchio.
Eravamo in centro, a fare shopping insieme. Non ero proprio dell’umore giusto per lo shopping. Anzi, l’unica cosa che desideravo in quel momento era starmene sola soletta nella mia camera, buttata sul letto, a deprimermi.
Ma era proprio per questo che Emily, dopo aver ascoltato tutto ciò che era successo, mi aveva costretta a uscire, per farmi svagare un po’.
Era, infatti, circa un’ora che cercava in tutti i modi di farmi reagire, di convincermi a fare qualcosa, a parlare con Luca.
Ma sapevo che era tutto inutile, e rimanevo impassibile alle sue urla.
-No, Emily. Sono stata io a sbagliare. Non posso tormentarlo ancora, se ha bisogno di me, sa dove trovarmi… - dissi, toccandomi lievemente la tasca che conteneva il mio cellulare, muto e immobile.
Non mi aveva più chiamata dal momento in cui ci eravamo baciati, due giorni prima.
Dire che ero preoccupata, era riduttivo.
-Come sarebbe a dire? Appunto che dici di ‘’aver sbagliato tu’’ non vuole dire che sei tu a dover riparare al danno?- mi disse.
-Non lo so! Non so che fare, sono completamente disorientata… Lui è il mio migliore amico, in casi come questo chiedevo sempre consiglio a lui… Adesso questa cosa sta succedendo con LUI! Ed io proprio non riesco a crederci!- dissi, tutto d’un fiato. Qualche lacrimuccia incominciò a bagnarmi gli occhi. –So solo che non voglio perderlo…-
Emily mi guardò con un misto di tristezza e compassione negli occhi.
Mi abbracciò. –Su dai, non fare così. Aspettiamo un altro po’, vedrai che si farà vivo lui stesso…-
-Lo spero…- sussurrai.


Era stata proprio una bella serata. A parte che Luca non si era fatto sentire proprio, ero riuscita a rasserenarmi un po’ con Emily. Era riuscita a tirarmi un po’ su di morale.
Uscii dal portone di casa di Emily e mi diressi alla mia auto, una piccola Smart nera.
Misi in moto e partii. Proprio in quel momento un’idea offuscata mi attraversò la testa.
Ma cosa avevo in mente di fare?
Prima che potessi rendermene conto mi ritrovai sotto casa di Luca.
Notai un’auto parcheggiata proprio vicino al portone. Ci misi un attimo a capire che quel ragazzo dalla testa riccioluta che era seduto sul sedile del passeggero era Luca.
E un attimo in più per capire che la ragazza al posto di guida era Elena.
Il mio cuore sussultò.
Cosa ci facevano quei due in auto, da soli, davanti a casa di Luca?
Stavano parlando.
Dalla loro posizione non riuscivano a vedermi, ma io riuscivo a vedere loro.
Stavano parlando animatamente. Luca fece un gesto di stizza con la mano e la ragazza parve inquietarsi. Poi, inaspettatamente, lei prese la testa di lui tra le mani e lo baciò.
In quel momento, fu come se mille lame affilate mi si fossero conficcate nel petto.
Allora… allora… si erano rimessi insieme. Ecco cosa aveva causato il bacio che avevo dato a Luca.
Era servito ad avvicinarlo di nuovo a lei?
Ne ebbi abbastanza. Non volevo vedere più niente.
Ero scoppiata a piangere. Ma non me ne fregava niente.
Sarei scappata via di lì anche strisciando. Misi in moto e spinsi tutto il pedale dell’acceleratore.


Luca pov
Non ci credevo! Aveva avuto il coraggio di baciarmi! Dopo tutto ciò che mi aveva fatto! Dopo tutto ciò che le avevo detto!
L’allontanai bruscamente da me, ripulendomi le labbra con la mano.
-Sta lontano da me!- le dissi.
-Ti amo ancora, Luca, non capisci?!- urlò lei.
-Non ti credo più. E poi, sai che ti dico? Questo tentativo di riconciliazione è stato tempo sprecato fin dall’inizio. Ormai non ti amo più, è tutto finito. Vedi di lasciarmi in pace!- urlai contro Elena, poi mi voltai per uscire dall’auto. Ma lei mi tirò per un braccio.
-Non può essere finita! Non può essere!-
-Ti ho già detto che non ti amo! Amo un’altra!-
-Sì, la tua migliore amica, non è così? Da quando ti ha baciato non fai altro che pensare a lei! Credi che non l’abbia capito? Ma perché non le hai detto che ti stavi di nuovo vedendo con me? Perché non le hai confidato che ci stavamo riprovando? Non hai così tanta fiducia in lei a quanto pare!- disse, con cattiveria.
Sorrisi, sardonico. –Tu non hai capito proprio niente. Non hai mai capito niente di me! Sai perché non gliel’ho detto?- le chiesi, uscendo dall’auto. Mi voltai e la guardai negli occhi.
-Perché mi vergognavo di te!-
Le chiusi la portiera in faccia.
-Addio, non farti più vedere!- urlai, dando le spalle alla sua auto e entrando nel vialetto di casa mia.


Sara pov
Squillò per l’ennesima volta il cellulare. Controllai il display, -Luca- sussurrai.
Poi spensi il cellulare. Era ormai una settimana che non faceva altro che chiamarmi, mandarmi messaggi, e-mail. Era venuto anche a casa mia un paio di volte, per incontrarmi, ma io mi ero sempre rifiutata di vederlo.
Volevo dimenticarlo. Non volevo più averlo davanti agli occhi.
Aveva scelto lei? Bene, per me non faceva una piega.
Era tornato con lei? Speravo che fosse felice.
Ma non volevo più avere niente a che fare con lui. Non dopo ciò che era successo. Non sarei mai riuscita a restargli ancora accanto come amica. Quindi sarebbe stato meglio se lo avessi dimenticato, e tanti saluti. Faceva meno male che vederlo con un’altra.
Ero per strada, stavo raggiungendo Emily a casa sua.
Passai davanti ad una coppietta che si sbaciucchiava e la mia mente non poté fare a meno di richiamare il momento del bacio con Luca, e di immaginarmi ancora al suo fianco. Sospirai al pensiero. Una cosa del genere non sarebbe più accaduta.
Proprio in quel momento immaginai la voce di Luca chiamarmi. –Sara!-
Sorrisi. Era bello immaginare la sua voce. –Sara!- si era fatta più forte.
-Sara, Sara aspetta!-
Mi voltai. Non me l’ero immaginato, alle mie spalle, a qualche metro di distanza, c’era davvero Luca che mi chiamava. Mi stava raggiungendo.
Mi voltai, dandogli le spalle e iniziando a camminare veloce, ma lui mi raggiunse e mi trattenne per un braccio.
-Cosa vuoi?- gli chiesi, scontrosa. Lui sembrò preso in contropiede.
-Perché fai così? Che ti ho fatto?- mi chiese.
-Statti con la tua Elena, ora non hai più bisogno di me…- feci per andarmene, ma mi trattenne ancora.
-Cosa stai dicendo? E’ storia passata con lei… -
-Non dire cavolate! Vi ho visti, ok? Siamo stati migliori amici per un sacco di tempo, ma adesso non più. Non ce la faccio… -
-Ferma, ferma! Aspetta. Tra me e Elena non c’è più niente, davvero!- disse con forza.
-Sono stato davvero uno stronzo a non farmi sentire il giorno dopo il nostro bacio. Ma dovevo sistemare una cosa. E sono stato ancora più stronzo perché non ti ho detto subito che in quel periodo mi stavo rivedendo con Elena… - disse.
-Ti stavi rivedendo con lei?- chiesi, sorpresa.
-Sì, e mi dispiace di non avertelo detto. Sapevo che l’odiavi... E volevo riprovarci. Ma quel giorno, dopo il mare… quando ci siamo baciati… bè, in me è scattato qualcosa. E all’improvviso tutto mi è parso chiaro! Mentre prima ero confuso, dopo ho capito tutto. Io amavo te! Mi sono innamorato di te tempo fa! Amavo te già da quando stavo con lei. –
Quella dichiarazione mi mozzò il respiro. Davvero amava me?
Non riuscivo a crederci.
-E tutto ciò che hai visto, era solo un malinteso! E’ stato in quel momento che ho detto a Elena che era tutto finito con lei. Mi ha baciato per convincermi a non lasciarla. Ma avevo già preso la mia decisione.-
Mi prese il viso tra le mani, e mi guardò negli occhi. Mi sentii morire.
-E’ te che amo, piccola- disse, prima di baciarmi appassionatamente.
-Anch’io ti amo- gli dissi, parlandogli sulle labbra.

-E finalmente siamo insieme davvero…- sussurrò, stringendomi.
Fine

Racconto scritto da Sabrina Guaragno nel 2009

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