Salve
a tutti, lettori! Eccoci al nostro nuovo appuntamento con Parlando di
film, una rubrica saltuaria ma pur sempre esistente qui sul blog.
Oggi vi parlerò di uno degli ultimi film che ho visto su netflix, un
film che avevo sottovalutato e che, invece, mi ha emozionato molto.
Sto
parlando di Bianca come il latte e rossa come il sangue, un film di
produzione italiana tratto dal romanzo omonimo di Alessandro
D'Avenia. Non ho letto il romanzo e probabilmente non lo farò (non
ci tengo molto a farmi un'altra testa di pianti su questa storia),
almeno per il momento.
Ero
partita molto prevenuta e ho deciso di visionare questo film quasi
esclusivamente per la sua ambientazione molto “scolastica” e per
i suoi protagonisti adolescenti, visto che volevo immergermi
nuovamente tra le mura delle scuole superiori, perché a breve vorrei
iniziare a scrivere di queste tematiche.
Sono
rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire che, invece, il film è
molto carino e anche discretamente ben fatto.
Innanzitutto
gli attori non sono malaccio, anche essendo molto giovani. E poi
riesce a creare un'atmosfera intimistica nei confronti del
protagonista (un ragazzo di sedici anni) anche con simpatiche
animazioni molto parodiche che richiamano i suoi stati d'animo. Non
esageriamo, non è un capolavoro. Solo che mi aspettavo molto di
peggio e, invece, affettivamente il film mi ha preso molto.
Non
vi faccio altri spoiler ma vi dico solo che il protagonista mi ha
preso parecchio con il suo carattere sfacciato ma dolce (l'attore è
abbastanza bravo) e che la storia della ragazza (Beatrice) mi ha
molto emozionato. Sono riuscita persino a versare qualche lacrima.
Un
altro personaggio che mi è piaciuto molto è stato quello del
professore che prende a cuore le vicende di Leo, interpretato dal
bravissimo Luca Argentero.
Il
tutto è condito dalle canzoni bellissime dei Modà (qui la colonna sonora), che per quanto
non sia una fan delle canzoni italiane, mi piacciono e mi emozionano
molto (specie in associazione con questa storia!).
Il
senso del film è quello che, anche nelle difficoltà, bisogna
trovare la forza di andare avanti e di godersi le piccole cose.
Insomma, nulla di innovativo, ma i sentimenti si sono davvero
sprecati.
Lo
consiglio a tutti coloro che non hanno timore di tornare un po' tra i
banchi di scuola e versare qualche lacrima per una storia che parla
di vita: cruda e dura, ma dove persiste la speranza.
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