Salve
a tutti, lettori! Era da un po' che non vi proponevo un'intervista e
sono contenta di avere oggi, come “ospite” del blog, Alessia
Coppola, scrittrice e artista, che ho conosciuto grazie al suo
romanzo Alice From Wonderland (qui potete trovare il suo blog personale per maggiori informazioni). Ho avuto il piacere di conoscere
questa autrice molto brava, dolce, e soprattutto di un'umiltà e
sensibilità unica. Ho subito desiderato porle alcune domande, ed
ecco qua le sue risposte! Devo dire che Alessia non mi delude mai e
le sue parole sulla sua vita da scrittrice sono intrise della stessa
dolcezza dei suoi romanzi. Vi lascio a questa bella intervista!
1.
Salve Alessia, e grazie per aver accettato di rispondere a qualche
domanda per questa intervista! Avevo in mente così tante domande per
te, ma mi sono limitata! Iniziamo subito, allora, con una curiosità.
Quando hai iniziato a scrivere e quando hai “deciso” che saresti
diventata una scrittrice?
Ho
iniziato da quando ho imparato a scrivere, avevo circa sei anni. E
dalla stessa età ho deciso che avrei fatto la scrittrice. Credo che
ciascuno venga al mondo con uno scopo. Il mio, forse, è scrivere.
2.
Com'era il primo romanzo completo che hai scritto e lo hai
effettivamente pubblicato?
Il
primo romanzo che ho scritto era un urban fantasy su demoni-vampiri e
licantropi, di circa 500 pagine. Non l'ho mai pubblicato. Ma conto di
farlo presto, entro l'anno, credo.
3.
Il mondo dell'editoria era come te lo aspettavi?
Non
esattamente. Credevo fosse un'oasi felice in cui crescere
artisticamente e poter vivere con i frutti del proprio lavoro. A
volte penso sia più un'arena in cui in molti scendono per darsi
battaglia. Tuttavia a parte il mercato, i riscontri delle vendite, le
classifiche, i lettori sono l'aspetto più bello di questo mestiere.
La saga di Alice From Wonderland |
4.
Com'è essere una scrittrice di romanzi fantasy in Italia e nel
nostro ambiente editoriale?
Confesso
che non è affatto facile. Scrivo un genere per il quale il mercato
attuale italiano non vuole investire più di tanto. Per questo, sto
cercando di scrivere anche altro, senza mai lasciare il genere che mi
ha contraddistinto fino a ora e che amo follemente.
Prendo
ispirazione da tutto. Il mondo è una tavolozza dalla quale attingo i
colori per le mie storie.
6.
Qual è il tuo “setting di scrittura”?
Scrivo
in camera mia, circondata da candele e incensi. A volte chiudo le
finestre e rimango al buio, lascio che le storie riempiano di luce
tutto ciò che mi circonda.
7.
Hai mai reso una persona reale (carattere e aspetto fisico) un
personaggio dei tuoi romanzi?
Molte
più di quante si possa immaginare.
8.
Tra i romanzi che hai scritto e pubblicato, qual è il tuo
“preferito”?
Tra
quelli che scritto ne amo due particolarmente: l'urban che non è mai
uscito e Alice from Wonderland.
Il
romanzo della vita è quello in grado di lasciarmi in lacrime, quello
per cui valga la pena perdere il sonno. Il romanzo che vorrei
scrivere è nella mia testa da anni, un giorno verrà il suo tempo,
ma non è ora. Quel giorno avrò la maturità stilistica e umana
necessaria per imprimerlo su carta e donarlo a chi vorrà leggerlo.
10.
Cosa consigli agli aspiranti scrittori e scrittrici fantasy italiani
che vogliono farsi largo nel mondo labirintico dell'editoria
italiana?
Consiglio
di credere in se stessi, mantenendo sempre umiltà e rispetto per gli
altri. Spesso in questo mestiere ci si dimentica di valori come
rispetto altrui e condivisione. Così si può crescere. La rivalità
non serve a nulla, la condivisione arricchisce.
Ringraziando
ancora Alessia per la sua disponibilità, vi saluto! Alla prossima!
Grazie mille.felice di essere stata ispirata da te. :)
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