lunedì 19 giugno 2017

Segnalazione di Omicidi in si minore di Davide Bottiglieri

Titolo: Omicidi in si minore
Autore: Davide Bottiglieri
Genere: Thriller
Casa Editrice: Les Flaneurs Edizioni

Salve lettori! Per iniziare al meglio la settimana, vi lascio alla segnalazione di Omicidi in sì minore di Davide Bottiglieri! Eccovi la sinossi e un breve estratto!
Cluj, dicembre 1780. In una fredda e sinistra giornata d’inverno, piazza Unirii è stracolma per assistere all’ennesimo spettacolo di morte. Ad alzare il sipario su questa nuova esecuzione, è stato il neo ispettore Ljudevit Alecsandri, il cui nome è sulla bocca di tutti i cittadini per le vicende che l’hanno visto protagonista nei mesi precedenti a quel momento. La vita apparentemente tranquilla di un remoto paese della Transilvania sta per conoscere terribili vicende. Le sue vie e le sue genti, intrise di superstizione e mistero, saranno invase da un’ombra oscura che porta con sé una scia di paura e morte. Sarà il giovane ispettore a dover far fronte a questa situazione che, però, nasconde una terribile minaccia: riuscirà il suo lato oscuro, quel secondo Ljudevit Alecsandri, a non riemergere ed essere associato lui stesso al demone che abita Cluj?

Davide Bottiglieri ( Salerno, 1992 ). Nel 2015 pubblica con Les Flaneurs Edizioni, attraverso pseudonimo, una raccolta di racconti fantasy per ragazzi dal titolo Le Cronache di Teseo. È vincitore del Premio Letteratura Italiana Contemporanea 2014 e del Premio Paulon 2016 ( Sezione Giovani del Premio Letterario Internazionale "Un Solo Mondo" 2016 ). Il suo romanzo d'esordio Omicidi in si minore, presentato con altro titolo, si qualifica finalista al concorso Lampi di Giallo 2016. Nello stesso anno gli viene affidata la gestione della rubrica letteraria del web magazine "L'Espressione".

Estratto

Cluj, 6 dicembre 1780

La parte del viso illuminata dalla luce della candela rivelava un ragazzo attraente, giovane, in forze. La parte in penombra apparteneva a un altro corpo: sfigurato, malconcio, stanco… colpevole. Il viso di un uomo distrutto. Non potendo sostenere oltre quella vista, Ljudevit si sciacquò nuovamente. Lo fece ancora. E ancora. Ogni volta con maggiore foga, come se volesse lavare via dal suo volto quell’uomo che non era, quell’intruso, quell’estraneo che a poco a poco gli stava logorando l’anima. Alzò lo sguardo solo quando riuscì a trovare il coraggio di cercare, all’interno del suo viso, ancora tracce di quella maschera e raggelò come la prima volta, appena la vide. Eppure lo sapeva… sapeva di trovarla. Lo sapeva in quell’istante e ogni mattina prima di uscire, lo sapeva la sera prima di fare il bagno. Lui sapeva di trovarla sempre lì, trionfante nella sua tristezza, vittoriosa del fatto che giorno dopo giorno, si stesse impadronendo di lui. Con le mani, più che mai tremanti, cercò a tentoni l’asciugamano che afferrò con veemenza e portò al viso. Voltò le spalle allo specchio, sicuro che la persona dentro di esso non avesse compiuto il suo stesso movimento, ma che fosse ancora lì, beffardo, ad aspettarlo. Sospirò con forza e le sue mani cessarono di tremare.


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