mercoledì 21 giugno 2017

Parlando di Film #9 - Wonder Woman

Salve lettori! Era da tanto che non portavo sul blog un articolo della rubrica “Parlando di film”: sarà che, ultimamente, non ne ho visti molto e ho trascurato un po’ il blog. Mea culpa. Ma, finalmente, domenica scorsa sono andata al cinema a vedere Wonder Woman. Non potevo certamente perdermelo.

Nell’universo dei cinecomics, le donne sono state sempre un po’ messe da parte. Finora ben poche supereroine sono riuscite a guadagnarsi una serie tv tutta loro (tra cui Peggy Carter, la cui serie è stata, purtroppo, cancellata, e quella gran bellezza che è Jessica Jones). Ma nel mondo DC per quanto riguarda le serie tv, Supergirl è riuscita a farsi strada tra i maschioni come Arrow e Flash, considerando anche l’importanza di Sarah Lance nel gruppo di supereroi bistrattati di Legends of Tomorrow. Insomma, un po’ di femminilità non ci fa mica male.
Dopo Batman vs. Superman e Suicide Squad, sfidavo chiunque a nutrire grandi aspettative nei confronti di un film DC. Ma Wonder Woman mi ha di certo sorpreso: è sicuramente uno dei cinecomics più belli che abbia mai visto, considerando che riprende le vicende e la storia di un solo personaggio. Che di certo aveva molto da dirci.
La trama, in realtà, è molto semplice, e non starò qui a raccontarvela, specie perché non voglio fare spoilers gratuiti.
La prima parte del film racconta approssimativamente dell’infanzia e dell’adolescenza di Diana, custodita gelosamente dalla madre in un posto senza tempo, incontaminato dalla presenza umana. Ma Diana crescerà sentendo dentro di sé il bisogno impellente di fare di più, di essere qualcosa di più. Sarà quando il “mondo esterno” irromperà nel suo piccolo universo, che Diana deciderà davvero di prendere in mano la sua vita, di abbandonare la vita sicura che ha avuto finora, e di correre verso l’ignoto e verso il suo vero nemico, il nemico di tutto il suo popolo.
In compagnia di una valida guida, e successivamente, di una piccola combriccola, Diana imparerà che il mondo degli umani non è quello che pensava, che il loro cuore è diverso da come lo immaginava, e che la presenza degli dei ha significati particolari. Assaggerà tutte le emozioni e le sensazioni umane, come il dolore e in esso troverà la forza per crescere ed essere davvero se stessa.
Dal mio racconto molto simbolico e riduttivo, si deduce che il film segue uno schema molto semplice, ma non privo di momenti divertenti e leggeri; momenti appassionanti ed emozionanti; momenti di azione pura, dove le schitarrate della colonna sonora del film fanno ribollire il sangue nelle vene.
Si tratta di un film che parla delle “origini” di un eroe non convenzionale: non solo per la sua provenienza, ma anche perché si tratta di una donna in un mondo che non ne riconosce ancora il valore, ed era ovvio che avrebbero utilizzato il tema del femminismo, della discriminazione sessuale per dare più spessore a un personaggio che ha numerose sfaccettature. Diana, infatti, sa essere dolce, ed è spesso ingenua nella sua poca conoscenza del mondo reale, ma è anche forte, possente e spietata quando scopre quanto possa far male l’ingiustizia e l’impotenza.
Nella sua semplicità e genuinità, questo film rappresenta un ottimo punto d’inizio per un eroe che merita davvero tanto, e le cui prime comparse nel film Batman vs. Superman non avevano dato giustizia. Spero che uscirà presto un secondo capitolo della sua saga, e che sia curato com’è stato curato questo primo suo film!

E voi avete visto questo film? Vi è piaciuto? Lasciate un commento per farmi sapere le vostre opinioni!
A presto!

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