lunedì 6 giugno 2016

Recensione di Outlander, La Straniera di Diana Gabaldon

Titolo: Outlander, La Straniera
Autrice: Diana Gabaldon
Genere: fantasy
Salve a tutti, lettori, ed eccoci a una nuova recensione! Stavolta si tratta di un “fantasy” molto particolare: Outlander, La Straniera, di Diana Gabaldon.
Sicuramente conoscerete, anche solo per sentito dire, la serie tv di cui stanno uscendo le puntate della seconda stagione, ispirata, appunto, a questa vera “neverendig” saga di libri che trattano di viaggi nel tempo e, ovviamente, di amore! Ma anche di storia: scozzese e inglese, della seconda metà del Settecento.

Insomma, adoro questa storia, a cui mi sono appassionata grazie alla serie tv, ma che ho poi voluto immediatamente recuperare in formato “libroso”.
Avendo già visto la prima stagione, ho letto il libro già sapendo benissimo, grosso modo, cosa sarebbe successo. Ciò ha rallentato di parecchio la lettura, già abbastanza sostanziosa (si tratta di più di ottocento pagine). Ho iniziato questo libro parecchio tempo fa e l'ho letto davvero lentamente ma gustandomelo appieno.
La scrittura è molto scorrevole e coinvolgente, anche se non ho voluto dare cinque stelle piene al romanzo a causa di una, a mio avviso, non troppo attenta traduzione.
C'è poi la questione dello stile, che può piacere o meno, ma che non so bene se sia dovuto alla traduzione o al modo vero e proprio di scrivere della scrittrice: a volte la narratrice, ovvero la protagonista che parla in prima persona, descrive le cose e gli eventi quasi come se non le appartenessero. Mi ha dato una sensazione strana ma non del tutto negativa, ma non so bene, appunto, se attribuire questo effetto all'autrice o alla traduzione.
Le vicende sono molto fedeli a quelle della serie tv (ovvero, il contrario, la serie è stata molto fedele al libro), se non per certi dettagli, scene superflue e il finale, che si discosta appena da ciò che accade nella versione tv.
Ho apprezzato molto anche le differenze e posso asserire di preferire il libro per certi versi; al tempo stesso, i produttori della serie hanno fatto un lavoro egregio perché hanno reso bene i personaggi e le atmosfere del romanzo.
La storia ovviamente mi piace tantissimo, anche se è abbastanza sofferta e per nulla facile da seguire: ti mette davanti a riflessioni davvero scomode e ti richiede un coinvolgimento emotivo non indifferente.
I protagonisti, che già conoscevo, ovviamente mi piacciono: Clare, una donna forte e determinata, ma soprattutto testarda e questa sua caratteristica ha spesso delle ripercussioni forti sulle vicende in cui si trova coinvolta, essendo stata catapultata in un passato di certo non facile ma anche affascinante; Jamie, il bello e selvaggio highlander che... c'è bisogno di aggiungere altro?
Insomma, una bella e corposa lettura. Non vedo l'ora che escano i sequel del romanzo nella versione della Corbaccio, di cui ho il primo: L'amuleto d'ambra e Il ritorno, che dovrebbero uscire a breve e che corrispondo alle vicende mostrate nella seconda stagione.
Ora vi lascio.

A presto!

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