Salve
lettori! Era da un po' che non pubblicavo una intervista, e non
sapete quanto adori intervistare gli autori: mi piace porre loro
domande che soddisfino i miei dubbi, e quelli degli altri lettori!
Stavolta ho avuto il piacere di intervistare Alessio Del Debbio circa
la sua raccolta di racconti, ispirati alle leggende lucchesi,
intitolato L'ora del diavolo. Vi lascio alle sue parole, veramente
illuminanti, e andate anche a dare un'occhiata alla presentazione e
alla recensione della sua opera!
1. Salve Alessio, e grazie per aver accettato di rispondere ad alcune domande sulla tua opera. Innanzitutto, da dove è scaturita la voglia di scrivere una raccolta di racconti ispirati alle leggende lucchesi?
Buongiorno
Sabrina, grazie per l’ospitalità. Dunque, l’idea è nata un paio
di anni fa, quando stavo scrivendo un racconto per un concorso (“I
mondi del fantasy IV”, di Limana Umanìta Edizionni) e cercavo
l’ispirazione per inventare qualcosa di originale, per scrivere un
racconto fantastico che non fosse la solita storia di magia, vampiri
o simili. Così ho pensato alla vicenda di Lucida Mansi, celebre
nobildonna lucchese, alla leggenda per cui si dice che avesse stretto
un patto con il diavolo, e ho deciso di (ri)raccontarla a modo mio.
Da lì è nato “L’ora del diavolo”, primo di una lunga serie di
racconti ispirati a leggende e al folklore lucchese, per presentarle
a chi non le conosce o anche per farle ricordare a chi magari ne
aveva soltanto sentito parlare, magari dai nonni, in passato.
2. Dove hai trovato il materiale a cui ispirarti? Ti sei basato
maggiormente su leggende narrate o hai fatto una ricerca
bibliografica?
Ho
usato alcuni libri di scrittori e giornalisti locali, come “Toscana
magica” di Giorgio Batini, e i vari saggi di Paolo Fantozzi sulle
storie delle leggende lucchesi, che mi hanno dato lo spunto da cui
partire. Poi, molte leggende le ho rielaborate, messe insieme,
sommate, le ho fatte incontrare nel mio mondo narrativo in modo da
creare delle storie originali e coerenti. Del resto, il bello delle
leggende è proprio il fatto che sono “vaghe”, non sono fatti di
storia, per cui possono essere reinterpretate senza snaturarne il
messaggio.
3. Cosa ti intriga maggiormente delle leggende di cui narri nella tua
opera?
Mi
piace molto la territorialità, il fatto che ogni paesino delle Alpi
Apuane abbia una sua leggenda, una storia da raccontare, molto spesso
simile a quella di un altro paese vicino, ma adattata alla sua
storia, con qualcosa in più o di diverso, che le rende tutte molto
interessanti. Inoltre credo che un po’ tutte le regioni italiane
abbiano un ricco folklore e per uno scrittore di fantastico sono
decisamente degli archivi di idee a cui poter attingere per cercare
di creare delle storie originali.
4. Qual è il racconto compreso nel tuo libro che preferisci?
Sono
affezionato a tutti, devo dire. Molti hanno vinto dei concorsi, come
“La donna di fuoco” o “La guerra del Fatonero”. Mi piacciono
molto le storie legate alle sirene e agli Oceanini, che in futuro
vorrei espandere in un romanzo urban fantasy, ma anche quelle in cui
compare il diavolo.
5. Personalmente, non conosco altro delle leggende di cui narri se non
quello che ho appreso attraverso la tua opera. Ma quanto c'è di
leggenda e quanto di romanzato?
Il
punto di partenza di ogni racconto è sempre una leggenda, o anche
più d’una. Lucida Mansi, in “L’ora del diavolo”, le sirene,
nei racconti degli Oceanini, la Busdraga in “La donna di fuoco”,
una casa stregata in “Le voci alla Balza”, la storia degli uomini
della neve (questa è una storia vera!) e altre. Poi vi ho ricamato
sopra una storia, aggiungendo altri elementi, a volte facendo
comparire più di un personaggio del folklore, come nei racconti
lunghi “La guerra del Fatonero” e “Le fate di pioggia”. Ho
anche pensato che, per quanto ogni racconto sia autonomo e
indipendente, l’intero libro può essere letto come un viaggio nel
folklore lucchese, dove ogni racconto offre uno scorcio in più,
anche con dei rimandi interni a racconti precedenti, come se tutti
facessero parte dello stesso universo narrativo.
Una
nota speciale per il racconto “Gli uomini della neve”. A
differenza degli altri, questo parte da una storia vero, questi
uomini della neve che realmente, fino al Dopoguerra, partivano da
Cardoso e salivano su, in cima alla Pania della Croce, per recuperare
il ghiaccio dalle Buche della Neve (delle grandi conche dove la neve
si congelava) e portarlo in paese, per venderlo poi ai signorotti
locali. Era una professione davvero pericolosa ma anche l’unica
fonte di sostentamento per molte famiglie, e ho pensato di omaggiare
questi coraggiosi uomini con un racconto, aggiungendo ovviamente
qualche riferimento sovrannaturale per dare un po’ più di pepe
alla storia.
6. Che valore dai alle leggende del tuo paese e come pensi che esse
influenzino le persone che vi abitano?
A
me piacciono molto, credo siano una parte della nostra storia, della
nostra cultura. Purtroppo la maggior parte delle persone non le
conosce o non si interessa al riguardo, così come non si interessano
alla storia o alla cultura in generale, ed è un vero peccato perché
rischiamo che vadano perdute. E cosa racconteremo poi ai nostri
nipoti? Le storie di Peppa Pig o dei Pokemon? Non lo scrivo con fare
polemico, però dovremmo effettivamente cercare di non perdere le
nostre tradizioni, tutto quel substrato culturale e anche
folkloristico che ci ha portato qui, ad essere quello che siamo, nel
bene e nel male.
7.
Una curiosità personale: qual è la creatura fantastica di cui parli
nella tua opera che preferisci in assoluto?
Mi
piacciono molto le sirene, le trovo affascinanti. Tra l’altro ho
scelto di rappresentarle come erano in origine, ossia con le ali
(solo successivamente sono diventate creature metà donna-metà
pesce). Ho in mente una storia più ampia, un romanzo, che mescola
storia e leggende, dove giocheranno un ruolo particolare. Poi mi
piacciono i buffardelli, i folletti dei boschi, sono quasi degli
spiriti protettori degli alberi. Infine, devo ammettere, anche il
diavolo ha il suo fascino, non quello del Signore Oscuro, bensì
quello del mercante di sogni, come scrivo nell’omonimo racconto;
credo che tutti gli esseri umani siano, a volte, attratti dalla
scorciatoia, dalla via più facile per avere tutto e subito, anche
ciò che non dovrebbero o non possono avere. E sono queste tentazioni
a chiamare il diavolo, una prova per i personaggi dei racconti ma
anche per tutti noi.
8.
Bene, Alessio, cosa diresti ai lettori per incoraggiarli a comprare
il tuo libro?
Beh, spero che vogliano
provare qualcosa di diverso. Non credo siano molti i libri che
raccontano leggende locali, non in forma romanzata, per cui può
essere un viaggio originale tra storia e leggenda, tra realtà e
fantasia. Un “fantasy” diverso, che attinge alle tradizioni
italiane. Inoltre, essendo un’antologia, si può leggere con calma,
anche un racconto al giorno, senza dover interrompere la storia per
poi riprenderla chissà quando!
9.
C'è altro che vuoi raccontarci riguardo l'opera?
Posso
dirvi che ho scritto molti altri racconti fantastici ispirati sia a
leggende lucchesi, che toscane, non inseriti nell’antologia. Spero
il prossimo anno di far uscire un altro libro con nuove storie.
Infine,
due piccole curiosità: i protagonisti del racconto “Il risveglio
degli Oceanini” sono due amici protagonisti del mio romanzo “Favola
di una falena”, per quanto ovviamente inseriti in un contesto
sovrannaturale (distopico, nel loro caso); invece i tre giovani
esploratori che vanno alla Balza per scoprire i misteri della casa
infestata sono tre personaggi di un mio romanzo urban fantasy che
uscirà a giugno 2017, e questo potrebbe essere effettivamente un
episodio della loro vita avvenuto quand’erano ragazzetti!
Grazie
mille, Alessio, per il tuo tempo e le tue parole! Un saluto da parte
mia e di tutti i lettori!
Ciao Sabrina, sono una tua nuova iscritta :)
RispondiEliminaNon sono mai stata molto attratta dalle raccolte di racconti, ma in questo caso il tema è davvero intrigante e particolare e l'intervista talmente interessante che quasi quasi faccio davvero un pensierino su questo libro :)
Comunque volevo complimentarmi per la grafica del tuo blog *_* e pian piano cercherò di leggere tutte le tue recensioni, sicuramente troverò spunti interessanti per le mie letture.
Buon fine settimana :)
Grazie mille Maria! Le tue parole mi fanno molto piacere! *^* Ti consiglio vivamente questa raccolta di racconti, a maggior ragione se sei appassionata dell'argomento! Benvenuta tra i miei iscritti <3 un bacio :3
EliminaGrazie mille per l'ospitalità! :)
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