giovedì 7 gennaio 2016

Top 7 Thursday #10 - 7 disagi del lettore #2

Buonasera lettori, eccoci a una nuova puntata delle Top7! E oggi voglio cominciare una serie iniziata un po' di tempo fa, con una nuova carrellata di “disagi del lettore”! Più che disagi, si tratta di fissazioni da lettori maniaci... un po' come me, insomma. Ma iniziamo!

1° Le pagine spiegazzate
Per me, i libri sono sacri. Quando compro un libro, compro una reliquia che deve rimanere il più intonsa possibile, almeno finché non incomincio la lettura, e il romanzo prende pian piano le sembianze di ciò che è nel suo contenuto: se mi piace, rimane bello e integro, se non mi piace, incomincia a stropicciarsi tra le mie mani per l'irritazione.
Ma se c'è una cosa che proprio non sopporto (e credo di non essere l'unica) è quando compro un libro, e trovo delle pagine già spiegazzate o macchiate all'interno. Ragazzi, così infrangete il mio momento magico.

2° Libri dati in prestito rovinati
Altro trauma. Per anni non ho mai prestato libri a nessuno, finché non sono arrivata al punto di pensare “ma dai, che male mi farà prestare un libro?”. E di male, me ne ha fatto tanto! Per fortuna la mia mania è andata un po' scemando col tempo, ma storco ancora il naso se qualcuno mi restituisce il mio prezioso libro (specie se è uno dei miei preferiti) rovinato, spiegazzato, con la copertina consumata o scheggiata... Gli istinti omicidi sono inevitabili.

3° Scritte o sottolineature
Proprio non riesco a capire le persone che hanno l'abitudine di prendere appunti sui loro libri (che non siano di studio, ovviamente) o che li sottolineano. In un certo senso, non sarebbe neanche un'idea tanto malvagia, lasciare qualcosa di proprio sulle pagine, una traccia del proprio passaggio. Ma non è mia abitudine, e per un semplice motivo. Il libro che sto leggendo non è una cosa mia, è una storia che vive a prescindere da me, e io non ho il diritto di entrarci se non con la mia immaginazione. Quindi le citazioni e le riflessioni, le sposto in posti diversi dalle pagine del romanzo.

4° I libri scritti troppo in piccolo
Eh, ragazzi, tutti teniamo agli occhi. Non capisco la scelta di pubblicare libri piccini, se poi devono essere scritti formato formica. Odioso.

5° I libri impolverati
Purtroppo, i libri, quasi come gli umani, invecchiano, tendono a ingiallirsi e a riempirsi di polvere, e alcune volte anche di piccoli ospiti indesiderati. Tutto ciò ha un che di poetico.
Se non fosse che sono allergica alla polvere, la cosa non mi infastidirebbe più di tanto...

6° I libri “nemici”
Sono quei libri che iniziamo a leggere, ma che non riusciamo a finire. Magari ci mettiamo d'impegno, ma poi abbandoniamo la lettura, e quando cerchiamo di riprenderla, ecco che ci siamo dimenticati qualcosa di fondamentale, o semplicemente non ci sentiamo più troppo dentro alla storia. Allora, siccome è odioso lasciare una lettura a metà, riprendiamo il libro dall'inizio. E questo circolo vizioso a volte va avanti per molto tempo. Che cosa odiosa.

7° I libri “pesanti”, nel vero senso della parola
Libri grandi, spessi, belli da vedere, ma difficili da tenere in mano e leggere contemporaneamente. È già parecchio complicato trovare una posizione comoda per leggere senza dover pensare alla mano che fa male o che inizia a formicolare per la poca circolazione a causa di un grosso e pesante tomo. Meglio un kindle, per questi elefanti, a questo punto.


Sabrina

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