Titolo: Tenera è la notte
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Salve
lettori! Eccoci a una nuova recensione: stavolta vi parlerò
dell'ultimo libro che ho letto insieme al gruppo di lettura Leggendo
a Bari. Si tratta di Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald.
Devo
dire che il libro non era iniziato con i migliori presupposti: molto
lento, e non si capiva bene dove la trama volesse andare a parare.
Nonostante la pessima traduzione, lo stile della narrazione mi è
piaciuto, mentre la trama è diventata più piacevole per me solo
nella seconda parte del romanzo.
Purtroppo
non ho amato molto i personaggi: Dick Diver, forse il vero
protagonista, è un uomo “debole”, specie verso il gentil sesso,
ed è proprio questo a decretare i suoi numerosi fallimenti.
Sua
moglie Nicole, da parte sua, è vittima di una tra le malattie
mentali peggiori in circolazione, perché incurabile: la
schizofrenia. Anche per questo il suo personaggio è molto instabile,
difficile da inquadrare. L'amore tra Dick e Nicole è qualcosa di
reale o no? È autentico o dettato solo da processi mentali quali il
transfer e controtransfert, tipici delle relazioni terapeutiche? Dick
è uno psichiatra, ed è facile da pensare che il suo amore per lei
possa essere solo una conseguenza della sua voglia supereoica di
salvarla da un male incurabile.
Un
altro personaggio che mi ha deluso è quello di Rosemary: se
all'inizio della narrazione sembra avere un ruolo centrale nelle
vicende della famiglia Diver e dei loro conoscenti, Rosemary finisce
per diventare una sagoma come tante altre, solo un passatempo, una
distrazione per i Diver.
Non
posso dire che questa lettura mi sia piaciuta, ma non posso neanche
dire che l'abbia disprezzata perché ha i suoi perché: nello stile
dello scrittore e nell'approfondimento psicologico dei personaggi.
Sembra sottolineare il disagio, emotivo e relazionale, che si prova
quando una persona che amiamo, o che pensiamo di amare, è affetta da
una malattia mentale.
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