Titolo: Il badante
Autore: Simone Scala
Casa editrice: 0111 Edizioni
Salve
a tutti, lettori. Oggi vi propongo una nuova recensione: si tratta
del romanzo Il badante di Simone Scala. Questa recensione è in
collaborazione con Recensioni per esordienti!
Parto
subito col dire che inquadrare il genere letterario a cui questo
romanzo appartiene è molto complesso: in esso vengono mescolati vari
generi.
Si
tratta di un romanzo molto intimistico: ci ritroviamo catapultati
nella vita di Edmondo Cipolla, un uomo ormai un po' avanti con gli
anni e che, non essendo riuscito ad avere “successo” nella vita,
si limita a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero badare alla sua
madre anziana e ad altre due signore che conosce da una vita.
Ma
succederà qualcosa che costringerà Cipolla (come viene comunemente
chiamato nel suo paese, Virillo) a mettere in discussione tutta la
sua vita, raccontandoci del suo passato, presente e di quello che sarà, probabilmente, il suo futuro.
La
scrittura è molto piacevole, carica di doppi sensi e allusioni,
spesso ironiche, che esprimono al meglio il carattere del
protagonista.
Ma
la caratteristica che rende sicuramente speciale e complesso questo
romanzo è questa: il confine tra realtà e mondo interno del
protagonista non sono mai del tutto definiti. Più si va avanti nel
romanzo, più si perdono tali contorni. Il lettore si ritrova a non
sapere la differenza tra ciò che è vero e ciò di cui, invece, il protagonista è
convinto a causa della sua “follia”, vista come una maledizione, ma al tempo stesso come un'opportunità di fuga dalla sua vita, che gli ha riservato davvero poche soddisfazioni e
tanti dolori.
In
una sorta di ultimo addio al paese tanto amato, Cipolla rincontrerà
tutte (o quasi) le persone che hanno fatto parte della sua vita e che
gli hanno dato valore e cercherà di raccontare la propria verità a
coloro che contano. Che sia ciò che è successo davvero o
meno, non importa. Non importa nemmeno che tutto ciò che Cipolla
narra sia successo davvero.
Ciò
che importa è l'impatto che tutto questo ha su Cipolla e il
simbolismo che c'è dietro ogni cosa che vede, che fa, nel proseguo
del suo cammino esterno (all'interno di Virillo, in fuga) ma
soprattutto interno (nei meandri della sua mente di cui non è sicuro
di avere il completo controllo).
Il
badante si delinea come un romanzo particolare, psicologico, a tratti
imperscrutabile, ma volto sicuramente a una riflessione che
attraversa la vita del protagonista fino a giungere a quella del
lettore.
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