Titolo: Paranoid Park
Autore: Blake Nelson
Genere: contemporaneo/drammatico
Salve
a tutti, lettori! Avete passato delle buone vacanze? Avete completato
delle buone letture, soprattutto?
Personalmente,
ho letto davvero poco: tra bagni, sole e mangiate epiche ho avuto
davvero poco tempo per mettermi di fronte alle pagine! Impegnata dal
relax, è una scusa un po' scarna?
Fatto
sta che qualcosa l'ho letto, sotto l'ombrellone. Ho recuperato uno
dei libri che avevo nella libreria da tempo, uno dei più piccoli per
non ingombrare la valigia. E questo libro era Paranoid Park di Blake
Nelson.
Cercavo
una lettura leggera, ma non è esattamente quello che ho trovato.
Lo
stile del libro è semplice, raccontato dal punto di vista di un
ragazzo, uno “skater”, ossessionamente affascinato dal “Paranoid
Park”, uno skate-park con una cattiva fama. Sarà proprio per colpa
di questo luogo che il protagonista finirà nei guai: la sua vita
cambierà per sempre, quasi avesse addosso una maledizione.
Nonostante
lo stile di scrittura semplice e chiaro, questo libro trasmette
molto, e con poche parole riesce ben a rendere gli stati d'animo del
protagonista e la sua psicologia. È un libro breve, da leggere tutto
d'un fiato, senza pretese; e anzi, sembra voler dimostrare un
semplice fatto, ovvero che si deve imparare a convivere con se
stessi, ma soprattutto con le proprie scelte e con ciò che si è
fatto.
Mi
aspettavo molto di più dal finale, ma tutto sommato sono soddisfatta
e ho apprezzato molto il messaggio finale che lo scrittore, tramite
il suo strambo protagonista, ha voluto trasmettere: il senso della
scrittura come salvezza, come mezzo terapeutico per fare i conti con
se stessi.
Inoltre,
questa lettura mi ha aperto un mondo, quello degli skater: anche se
pochi, i riferimenti specifici di questa categoria di ragazzi che ama
il rischio, mi hanno affascinata.
Tutto
sommato, è una lettura che consiglio, perché fa molto riflettere.
Alla
prossima recensione!
Nessun commento:
Posta un commento