Ieri
e oggi, come la maggior parte di voi saprà, hanno dato in onda per
l'ennesima volta il famosissimo Titanic. Storia d'amore, di disperazione e di un fatto di cronaca che di certo ha lasciato una
cicatrice profonda non solo nel nostro immaginario, ma nella vita di
moltissime persone, a suo tempo. Ma perché Titanic può essere
considerato un film con una storia tra le più tristi che si possano
immaginare? Secondo me, 7 sono alcune delle ragioni più pregnanti...
1°
Parla d'amore
Primariamente,
Titanic mostra una storia d'amore tra un ragazzo povero ed una
ragazza ricca, classica unione impossibile di due mondi lontani mille
miglia. Ma l'amore, si sa, può molte cose, come unire ciò che
dovrebbe stare lontano e far dimenticare tante cose, oltre che dare
la forza di affrontare vari ostacoli. Questa storia, però, finisce
male, con la morte di Jack: tragica, annunciata, ma non per questo
meno sofferente.
Questo
ci ricorda che spesso l'amore non può vincere ogni cosa,
sfortunatamente...
2°
I protagonisti sono molto giovani
Questo
punto è legato al primo, e ci fa riflettere su come ci si senta
forti e quasi “invincibili” quando si è giovani. Spesso i
ragazzi dimenticano che non possono avere il controllo su tutto, e
che ci sono cose che non si possono comandare. Jack e Rose sono molto
giovani, speranzosi, lottano per la sovravvivenza e per il loro
amore. Ma ci sono cose che non possono combattere e controllare.
Spesso
bisognerebbe ricordarlo a molti giovani.
3°
Si sarebbero potuti salvare
Punto
controverso, ma anche vero. Jack e Rose avrebbero potuto trovare, con
uno stratagemma, un posto nelle scialuppe. In una vicenda del genere,
sottile è il confine tra il riuscire a salvarsi e il morire
miseramente. Col senno di poi, entrambi avrebbero potuto trovare un
modo.
4°
Jack si era appena “salvato”
Quando
Jack viene incatenato, Rose fa di tutto per andare a salvarlo. Alla
fine riesce a liberarlo, rompendo le manette e portandolo con sé ai
piani più alti, in cerca di un modo per fuggire. Lei era riuscito a
salvarlo, e per un attimo questo ci regala un momento di tregua, un
piccolo sospiro di sollievo. Ma questo, non fa che peggiorare il
sentimento di perdita quando lui, dopo tutto questo, muore
ugualmente.
5°
Il modo in cui Jack muore
Credo
che non esista persona al mondo che, dopo aver visto Titanic, non
abbia bestemmiato o non si sia chiesta perché diavolo abbiano fatto
morire in un modo così brutto e triste il nostro adorato
protagonista maschile. Morire di freddo nell'acqua gelida, al fianco
della donna amata, senza poter stare con lei sulla tavola di legno
galleggiante...
Molti
dicono che avrebbero potuto starci in due, lì sopra. Io penso che lo
avrebbero fatto, se questo fosse stato possibile. Ma la verità è
che si tratta di un film, e non possiamo sapere come sarebbe andata
in realtà.
E
comunque, ci brucia il modo in cui il Jack (DiCaprio) muore. Fatecelo
morire da eroe, almeno!
Possiamo
almeno consolarci col fatto che Jack sia riuscito a salvare Rose e
che abbia sacrificato la vita per lei, e non si può non pensare che
l'amore per lei fosse autentico. L'amore, in un certo senso, ha
trionfato, rendendo possibile a Rose di diventare la dolce vecchina
che vediamo all'inzio e alla fine del film.
6°
Abbiamo visto la storia d'amore nascere e crescere
Se
si fosse trattato di una coppia di sposi di cui non conosciamo la
storia dall'inizio, ci sarebbe dispiaciuto meno, della loro morte. Ma
ovviamente Titanic ci mostra passo dopo passo l'amore che cresce tra
i giovani protagonisti, facendoci provare empatia e affetto nei loro
confronti. Diventa quasi una faccenda personale, l'esito del loro
amore, come se la loro lotta contro il sistema e tutte le difficoltà
fosse la nostra lotta, contro tutto ciò che vorrebbe andar male
nella nostra vita.
Vedere
tutte le speranze svanire e lasciare il posto alla morte e alla
tristezza ci lascia devastati. Le cose non vanno come vogliamo.
7°
Il contesto di desolazione, ispirato ad una storia vera
Sorvolando
sulla storia d'amore, bisogna ricordare che Titanic è la storia di
una disfatta, di una catastrofe dove persero la vita numerose
persone. E la bravura dei produttori e dei creatori di questo
fantastico film, James Cameron in primis, ci mette davanti un
capolavoro che dipinge con bravura magistrale l'inesorabilità della
catastrofe. Ci mostra persone in fuga, il panico, la paura. Persone
che lottano, che la povertà ha reso disperate, a cui viene sottratta
anche la possibilità di salvarsi. Con alcune scene emozionanti, ci
mostra persone ormai rassegnate mettersi a letto e aspettare la
morte, una mamma che mette a dormire i propri figli, cosciente che
non li rivedrà mai più e che loro non riapriranno mai più gli
occhi. Cosa può essere più struggente di questo?
Per
giunta, il Titanic è davvero esistito come la catastrofe che ne è
seguita, e questo non può non dare un input per una riflessione e
quasi una “preghiera” silenziosa, per tutte le vittime.
Per
l'ennesima volta, un film ci mostra come la natura possa spazzare in
un secondo ciò che l'uomo costruisce. Non siamo niente al suo
confronto. E anche un potere così grande e sfarzoso mostrato dalla
nave Titanic, non è sufficiente a rendere l'uomo capace di tutto.
Questo
ci ricorda quanto siamo piccoli e insignificanti, e non è mai bello
ricordarlo.
Sabrina
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