Ecco
qui, questo momento doveva arrivare prima o poi... Eccovi la
recensione dell'ultimo libro della saga dei Regni di Nashira di Licia
Troisi, “Il destino di Cetus”. Una saga che mi ha distrutto i
sentimenti, ci tengo a dirlo!
Ci
tengo a dire che il libro mi è piaciuto molto, come anche l'intera
saga, nonostante ci siano punti controversi e dubbi irrisolti. Ho
vari punti di vista. (Ho cercato di non spoilerare troppo, ma potrete
trovare qualche piccola anticipazione nelle righe seguenti. Siete
avvisati.)
Contesto
Ho
adorato il contesto di questo, e dei precedenti, romanzi su Nashira.
Licia riesce a costruire un mondo al tempo stesso simile e diverso
dal Mondo Emerso, e ci immerge in un'atmosfera strana, tra il fantasy
e il fantascientifico quasi, ricreando molte situazioni che
richiamano temi di attualità: a partire dall'odio tra razze, dal
disfacimento biologico del pianeta e dall'imminente catastrofe.
Mi
è piaciuto molto come ha costruito l'ambiente in cui si attua la
storia, con dovizia di particolari e peculiarità che ti fanno
riflettere e pensare “accipicchia, avrei voluto pensarci io!”
Ovviamente
tutto ciò che inserisce, a partire dalla catastrofe “climatica”
che potrebbe distruggere il pianeta fino alla presenza di “alieni”
nel sottosuolo che provocano le varie estinzioni degli umani sulla
terra, sono immersi in una salsa squisitamente fantasy che non stona
con il resto. Insomma, un lavoro magistrale.
Storia
Come
il contesto, la storia è abbastanza originale e intricata, fitta
fitta di sotto-trame che non fanno mai male. Ho apprezzato lo sforzo
di Licia nel costruire qualcosa di originale. Si nota quanto ha
voluto distaccarsi dal suo solito modus operandi, riuscendoci quasi
del tutto.
Una
sola cosa mi sento di “criticare” (se così si può dire). I
protagonisti sono, dall'inizio della saga, tormentatissimi,
inseguiti, braccati, picchiati, imprigionati... Gli succedono davvero
di tutti i colori, e questo senso di pericolo e vera e propria
angoscia attraversa tutti i libri della saga, dando un sentimento di
mancanza di speranza e di rassegnazione, quasi...
E'
un qualcosa che non riesco ad esprimere bene nemmeno a parole, ma
posso renderlo in questo modo: questa saga mi è piaciuta, ma non la
rileggerei (almeno al momento) come magari faccio ogni tanto con
quelle del Mondo Emerso. E' troppo angosciante e triste, per certi
versi.
Un
sacco sono le vittime tra i protagonisti, ma non è nemmeno questo il
problema. E' che attraverso le pagine ci si abitua così tanto ad
aspettarsi sempre il peggio e a temere per la vita di tutti che alla
fine la lettura, quasi non riesci a godertela. O almeno, questo è il
sentimento che ho provato io.
Protagonisti
Licia
riesce sempre a creare personaggi speciali, e su questo non si
discute. Nonostante ciò, la protagonista, Talitha, è particolare,
un misto tra Dubhe e Nihal: carattere difficile, forte ma fragile al
tempo stesso.
In
fin dei conti, è stata una brava protagonista, forte e coraggiosa,
ma il mio affetto va tutto a Saiph. Ho trovato il suo personaggio
fatto davvero bene, accalappia subito il cuore del lettore tenendolo
stretto fino alla fine.
Anche
gli altri personaggi non sono da meno, per non parlare dei cattivi e
delle varie “coppie” che sono andate formandosi.
Potrei
stare qui ore a parlare di ogni personaggio.
La
storia d'amore tra Saiph e Talitha è bellissima, mi ha fatto battere
il cuore fortissimo ed è sempre una bella sensazione, leggere
dell'amore tra due giovani diversi, un amore proibito da tutti e
tutto...
Lakina
e Melkise
Vorrei
spendere due parole per questi due personaggi fantastici, che mi
hanno conquistato pian piano ed in maniera insospettabile. Lakina ha
una piccola “storia” con Saiph, mentre Melkise rappresenta la
sbandata che Talitha si prende quando Saiph non c'è, ma poi diventa
suo compagno e aiutante fedele. Li conosciamo così, questi due
personaggi, e ci piange il cuore nel lasciarli alla fine...
Ho
adorato il legame tra Melkise e Grif ed ho pianto tantissimo la loro
morte, ma ancor più struggente è stata la storia-nonstoria tra
Melkise e Lakina. Credo che chiunque avrebbe voluto un happy ending
per loro...
Finale
Ripropongo
quello che ho detto prima. Dopo aver vissuto ben quattro libri di
peripezie e angoscia, il finale lieto e dolce è fantastico ma...
inaspettato. Io, ad esempio, non sono riuscita a godermelo. Ero così
piena di ansia e paura sulla sorte dei beniamini, che quando ho letto
le pagine in cui si mostra come loro siano vivi e vegeti, e dove si
dice che Talitha è addirittura incinta, non sono riuscita ad
immedesimarmi fino in fondo.
Il
finale lieto è stato inaspettato e insperato, e per questo meno
“vero”. Con questo non voglio dire che lo scambierei con uno
disastroso e triste, solo che certe volte i colpi di scena
stordiscono, invece di sorprendere positivamente.
Sabrina
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