Salve
lettori! E a questo punto voglio ben credere che siate anche dei
serie-dipendenti o, come minimo, che vi piaccia Gotham, se siete
finiti proprio in questo articolo! Ma iniziamo dal principio.
Lunedì,
è andata in onda la prima puntata della seconda stagione di Gotham e
ho alcuni commentucci da fare.
Non
è una recensione, sia chiaro. E' più qualcosa che faccio per me,
che un servizio che misuri in qualche modo la qualità della puntata,
quindi non chiamiamo le cose con il nome sbagliato.
Potrebbero
esserci degli spoiler durante l'articolo, anzi sicuramente ci
saranno, ma non sarà il mio fine ultimo raccontare cosa è successo,
quanto piuttosto commentare e descrivere i miei pensieri al riguardo.
Non mancheranno delle analisi dai personaggi o delle “ipotesi”.
Spiego questo perché potrebbero esserci molti articoli del genere
nell'immediato futuro, e quindi meglio dire le cose una volta
soltanto.
Mi
piacerebbe iniziare con una citazione:
“Non puoi essere felice e conoscere la verità contemporaneamente. Devi scegliere. Scegli la felicità, a meno ché tu non senta una vocazione. Una vera vocazione.”
Anche
se fatta negli ultimi minuti dell'episodio, racchiude il senso della
puntata. Essa riprende dal momento in cui l'avevamo lasciata:
Pinquino sta instaurando il suo impero del terrore dopo aver fatto
“fuori” i suoi rivali, e mamma mia, quanto si diverte!; Ed
(Enygma) sta fronteggiando la sua parte più diabolica, che si è
scatenata dopo il suo primo omicidio e che minaccia di prendere
possesso di lui (epica la scena in cui parla con il se stesso nello
specchio!); Gordon è nei guai, viene cacciato dalla polizia ed è
posto davanti a un bivio: “arrendersi” per mantenere la propria
integrità o fare una cosa sbagliata per giungere a un fine giusto?;
vediamo Barbara, ormai addentrata nei meandri della sua pazzia,
arrivare ad Arkham e, indovinate un po' l'attenzione di chi attira?;
Bruce, infine, ha trovato la “bat-caverna” di suo padre ed è
pronto a tutto per riuscire ad aprirla!
Vorrei
soffermarmi su tre aspetti, quelli chiave, a mio avviso, della
puntata.
Jim
vs. darkness
Jim Gordon, impeccabile (ma non troppo) ex-poliziotto
di Gotham, cerca in tutti i modi di trovare un modo per ritornare a
far parte della polizia senza... fare qualche magagna, insomma. Non è
da lui, glielo dice anche Lee (la sua sexy fidanzata).
Il
personaggio di Jim è parecchio complesso, e nonostante la sua enorme
fibra morale, a volte si fa prendere un po' troppo dalle cose. Dopo
aver parlato con Bruce (che ritrovo particolarmente maturato, e anche
leggermente più “oscuro”, e la cosa mi piace), che gli fa aprire
gli occhi su quello che sta facendo, Jim decide di fare un patto col
diavolo... in questo caso con Pinguino. Fa sempre bene avere degli
amici, specie se essi sono pericolosi. Ma Jim ci cade dentro con
tutte le scarpe e... scappa il morto. Pinguino è riuscito a
manipolarlo, ma lui ha riottenuto il suo lavoro alla polizia. Ma le
conseguenze sono dietro l'angolo e non si tratterà solo di sensi di
colpa, a mio parere...
Non
so cosa avrei fatto al posto di Jim, ma credo che il suo “errore”
sia umano, e rende il suo personaggio più vero e credibile. Vedremo
le conseguenze di ciò che ha fatto...
Arkham
Questa parte non ha bisogno di commenti. E' certamente la mia
preferita. Al manicomio di Arkham sono finiti alcuni dei criminali
più pericolosi, tra cui proprio Barbara Kean e Jerome, il nostro
futuro Joker ginger. Adoro la scelta di rendere il posto quasi
“caricaturiale”, con i pazienti-detenuti vestiti di ampie vesti a
larghe strisce orizzontali bianche e nere. Barbara attira subito
l'attenzione di Jerome, che cerca di farsela amica in tutti i modi.
Un grande complimento va all'attore Cameron Monagham e alla sua
interpretazione: se avessi mai potuto immaginare un Joker da
giovane, lo avrei immaginato proprio come lui lo ha interpretato. Le
risatine sadiche, il sorriso malefico, che cela già quello ampio e
maniacale del Joker, le battute particolari: è semplicemente
perfetto, e non vedo l'ora di vedere come il suo personaggio si
sviluppera fino ad arrivare... alla forma che tutti conosciamo e
amiamo, siamo sinceri.
Barbara
Kean dovrebbe essere, da quanto ho capito, la sua Harley Quinn, e qui
avrei molto da ridire, visto le evidenti discrepanze tra il suo e il
background del personaggio dei fumetti. Non mi piace l'idea che lei
non sia un psicologa a cui Joker ha confuso la mente e che sia
proprio Joker a “inseguirla” e non il contrario. Ma è troppo
presto per giudicare.
Bruce
e la Bat-caverna
Come
ho accennato prima, il personaggio di Bruce mi sembra maturato,
specie dai primi tempi della prima stagione. Di certo Selina ha
contribuito a renderlo un po' meno ingenuo e più combattivo. Alfred,
dal suo canto, è una spalla straordinaria per lui (adoro Alfred), e
arriva ad assecondarlo quando ha l'idea di far saltare in aria la
porta del nascondiglio (senza neanche aver provato la password
“Bruce”, ragazzino di poca fede). Dentro vi trova una lettera
davvero emozionante di suo padre, di cui la citazione a inizio
articolo. In poche parole, il padreparino di Bruce gli dice che non può
essere felice e consapevole al tempo stesso. Se vuole la verità,
dovrà rinunciare alla serenità e potrà farlo se... trova una
vocazione. I brividi ragazzi. Credo che Bruce la senta già, questa
vocazione, e non vedo l'ora di vedere con i miei occhi come ha
intenzione di procedere.
Ma
ricorda gli insegnamenti del caro vecchio Spiderman, piccolo
pipistrello: da grandi poteri, derivano grandi responsabilità.
Sabrina
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