Oggi
vi presento una segnalazione un po' diversa dal solito, ed invece di
una opera, vi segnalo le poesie dell'artista Andrea Calcagnile. Le
poesie di Andrea racchiudono i ricordi del suo passato, legati al
quartiere dove è vissuto. Buona lettura!
Risorgerò
Il
sole mi saluta
allo
stesso battere del giorno,
la
consuetudine si muta
in
una mia nuova compagna,
pronta
a farmi trapassare il giorno
con
la mia entità d’amore
nei
confronti del mio rione,
che
vive in un paese,
ma
il vero paese per me
è
il mio quartiere.
Risorgo
ad ogni mezzogiorno
nelle
vivande che mi nutrono,
risorgo
a passeggiar nelle vie,
dove
ho inciso la mia infanzia.
Risorgo
a salutare i vicini
come
amici di viaggio e di lunga data.
Risorgerò
quando un giorno cesserò,
perché
nelle preghiere notturne,
nelle
preghiere mattiniere
e
negli abbracci tra le mie scarpe
e
l’asfalto, ho elargito il mio spirito
infinito
di amore e di diletto
al
mio caro quartiere.
Ode
al mio lampione
Ogni
notte,
lo
stesso lampione mi dona
il
suo lume radioso.
Passo
dopo passo
varco
il viale,
percorro
ogni isolato,
con
gli stessi saluti quotidiani.
Ogni
notte
lo
stesso lampione
mi
purifica la mente,
a
guardar una panchina
mi
rivedo dappertutto,
mi
assimilo nel mio passato
rammentando
ogni ricordo peculiare.
Ode
ai miei ricordi,
ode
a questo lampione,
che
mi ha scrutato
da
quando sono nato e cresciuto,
regalandomi
tutto il suo sostegno,
colmo
di gioia.
Ode
al mio lampione,
sostentato
dalla mia casa
infinita
di frammenti,
condivisi
da me e lui.
Pioveva
una stilla
Pioveva una stilla
sul mio viso,
che scivolando mi bagnava
e mi purificava.
Il mondo attorno a me
si era dissolto, la mia vita
era in preda a un film,
volsi gli occhi
in cielo per riguardarlo,
abbassai gli occhi
e la stilla scendeva
ancor di più,
era l’emozione infinita
di rivedere una vecchia foto.
Pioveva una stilla
sul mio viso,
che scivolando mi bagnava
e mi purificava.
Il mondo attorno a me
si era dissolto, la mia vita
era in preda a un film,
volsi gli occhi
in cielo per riguardarlo,
abbassai gli occhi
e la stilla scendeva
ancor di più,
era l’emozione infinita
di rivedere una vecchia foto.
Le
poesie di Andrea sono intrise del legame che egli nutre con il
proprio quartiere e la propria città. Il sentimento e l'emozione è
frutto dell'affetto che egli prova per il posto in cui è cresciuto,
per la gente che ha abitato la sua infanzia e per tutti i ricordi
legati al suo passato. La malinconia è palpabile, ma lo è anche la
commozione e la speranza di rivivere, tramite il ricordo, i
sentimenti di un tempo.
Attraverso
un dipinto realista, ma al tempo stesso senza tempo, la sua poesia
risveglia in chi la legge il sentimento dolce e amaro, malinconico e
speranzoso, di chi ricorda i momenti felici. E tutti, prima o poi,
assaporiamo tali sensazioni.
Autobiografia
dell'autore
Mi
chiamo Andrea Calcagnile, abito a Copertino(LE) e sono un artista. Mi
occupo di scultura, di pittura e di poesia.
Ho sempre avuto molta dedizione attraverso l'arte, infatti, già da piccolo andai a lavorare con mio padre, come piastrellista e muratore.
Poi, a sedici anni anni abbandonai la scuola per accingermi a lavorare sempre con mio padre.
Un giorno eravamo in un cantiere e trovai per terra dei pezzi di pietra, non so cosa successe, ma l'istinto mi disse di prendere quella pietra e di scolpirla, e fu così che iniziai a scolpire, cominciai dalle cose più piccole per poi passare alle cose più difficili.
Dopo un po' di tempo imparai a dipingere a olio.
Ho partecipato ad alcune mostre collettive del mio paese.
Dall'età di diciassette anni mi dedico alla poesia prendendo spunto dalle esperienze di vita e riportandole in un quaderno, fino all'arrivo d'internet. Da là ho partecipato a concorsi letterari arrivando tra i primi posti e ricevendo dei riconoscimenti e delle pubblicazioni in antologie.
Ora sono sempre qui a costruire e a evolvere la mia arte.
Ho sempre avuto molta dedizione attraverso l'arte, infatti, già da piccolo andai a lavorare con mio padre, come piastrellista e muratore.
Poi, a sedici anni anni abbandonai la scuola per accingermi a lavorare sempre con mio padre.
Un giorno eravamo in un cantiere e trovai per terra dei pezzi di pietra, non so cosa successe, ma l'istinto mi disse di prendere quella pietra e di scolpirla, e fu così che iniziai a scolpire, cominciai dalle cose più piccole per poi passare alle cose più difficili.
Dopo un po' di tempo imparai a dipingere a olio.
Ho partecipato ad alcune mostre collettive del mio paese.
Dall'età di diciassette anni mi dedico alla poesia prendendo spunto dalle esperienze di vita e riportandole in un quaderno, fino all'arrivo d'internet. Da là ho partecipato a concorsi letterari arrivando tra i primi posti e ricevendo dei riconoscimenti e delle pubblicazioni in antologie.
Ora sono sempre qui a costruire e a evolvere la mia arte.
Nessun commento:
Posta un commento