Titolo: Isolde non c'è più
Autrice: Bianca Rita Cataldi
Casa editrice: Les Flaneurs
Buonasera
lettori, eccoci a una nuova recensione! Stavolta si tratta di “Isolde
non c'è più” di Bianca Cataldi, un'autrice bravissima che conosco
personalmente. Ho, infatti, partecipato al corso di correzione bozze
e editing da lei tenuto presso la casa editrice Les Flaneurs.
Ecco
qui cosa ne penso!
Ho
letto questo romanzo in ambienti diversi: alle due di notte, tra le
coperte; nei corridoi dell'università, in mezzo alla confusione; in
treno e a casa di nonna, accompagnata dal trambusto. Ma non ho mai
avuto il problema della distrazione, perché le parole di Bianca mi
hanno immediatamente rapito, trasportandomi in un mondo che ho subito
sentito mio, quello dell'animo del protagonista: Golvan.
Golvan
è un ragazzino atipico, ma in cui è facile immedesimarsi perché
rappresenta, in un certo senso, la parte innocente e ingenua che
ognuno di noi ha dentro. Nonostante ciò, è sempre in combutta con
se stesso.
La
storia di Golvan ha molto di una riflessione sulla vita, mentre cerca
di crearsi un posto tutto suo tra le persone che lo circondano.
L'amico insensibile, la mamma confusa, la ragazza tanto desiderata:
Golvan si trova al centro delle vicende senza sentirsene mai
veramente parte, pieno di incertezze sugli altri, ma specialmente su
se stesso. Isolde rappresenta il suo unico punto fisso, la casa da
cui tornare. Ma succederà qualcosa che rimetterà tutto in
discussione, e solo Golvan ha la capacità di sistemare le cose.
Il
“viaggio” di Golvan è un viaggio di consapevolezza, che dopo
vari giri lo porterà su strade già battute, aprendogli gli occhi
sulle verità che gli sono sempre state davanti.
“Isolde
non c'è più” induce alla riflessione come una sorta di poesia
sulla vita e sull'adolescenza che si snocciola con semplicità, e con
semplicità ci dà uno sguardo sull'interiorità di un sentimento.
Meraviglia! Grazie di cuore, Sabri. Grazie davvero <3
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