martedì 3 aprile 2018

Le parole di uno scrittore #3 - Intervista a Chantal Lazzaretti

Salve lettori! Era da tanto tempo che non portavo sul blog un’intervista all’autore, e ciò mi dispiace. Adoro, invece, dar voce ai giovani scrittori e sentire cosa hanno da dire, invitarli a raccontarsi non solo come scrittori ma anche come persone e amanti delle storie. Lo siamo un po’ tutti, no?
Oggi ospito con grande piacere sul blog Chantal Lazzaretti, la giovane scrittrice del romanzo I doni della Madre Terra (qui potete trovare la segnalazione del suo romanzo pubblicata sul blog. Iniziamo subito!

Benvenuta Chantal, oggi sei qui per raccontarci un po’ di te e della tua vita da scrittrice. Innanzitutto, volevo chiederti: perché scrivi e quando hai iniziato? Cosa ti ha spinto a iniziare?
Non c’è una vera e propria ragione per cui scrivo. E’ una cosa che è nata da poco in assoluta spontaneità. Sono una persona creativa e questo è solo uno dei tanti modi che ho per sfogare questo mio lato.
Ho sempre scritto ma più che altro pensieri. La spinta l’ho avuta con la stesura di questo libro. Avevo un’idea che mi martellava la testa e ho sentito l’esigenza di scriverla. Da lì in poi non ho più smesso.

Com’è nata l’idea per il romanzo I doni della Madre Terra? Chi o cosa ti è stato di ispirazione?
L’idea di base l’ho avuta guardando alcuni documentari storici. L’interesse per il nostro passato mi ha fatto riflettere sul nostro futuro di esseri umani e su come sarebbe potuto evolvere l’uomo nel futuro.
In quel periodo, inoltre, guardavo moltissimi documentari riguardanti creature leggendarie, con spiegazioni “scientifiche” e prove sulla loro reale esistenza. Mi hanno molto ispirato per quanto riguarda il lato fantasy del libro. Mi sono detta: “Sai che bello trovarsi faccia a faccia con quello che consideriamo solo frutto di leggende!?”

Quale messaggio cerchi di comunicare con il tuo romanzo?
Un messaggio che vorrei dare è quello di fermarsi.
Spesso siamo presi dai nostri impegni quotidiani, dalla routine di tutti i giorni per osservare, ma osservare davvero ciò che ci circonda.
Il tramonto, l’alba, un fiore che sboccia, la luna, il moto del mare sono tutte cose che ci attorniano e che possiamo facilmente guardare ogni giorno ma che spesso diamo per scontate.
Questo libro vuole essere un modo per far vedere al lettore come può essere la nostra terra vista con gli occhi del futuro, occhi che non hanno mai visto le bellezze che ci circondano.
Credo fortemente che se solo ci ritagliassimo un piccolo momento per osservare davvero la natura che ci circonda sarebbe sufficiente per rispettare il nostro pianeta e le persone che lo abitano.

Senti di avere qualcosa in comune con la protagonista del romanzo?
Tantissimo. Essendo scritto in prima persona ci sono moltissimi pensieri e riflessioni che ci accomunano. Mi riconosco in molti suoi atteggiamenti ma per altri versi siamo molto diverse. Io non sarei così coraggiosa!

Pensi che scrivere questo libro ti abbia in qualche modo cambiata?
Cambiata no. Sono sempre la solita ma sicuramente ho più stima di me stessa e delle mie capacità. Sono molto orgogliosa della mia creatura!

Hai qualche progetto di scrittura in corso?
Tantissimi. Il mio cassetto è pieno. Vediamo quali storie saranno completate e quali no.

Ringrazio ancora l’autrice per aver partecipato a questa intervista e le auguro tanta fortuna per il suo futuro da scrittrice, sperando di poter sentir parlare di lei e di altre suo opere al più presto!

Al prossimo articolo!

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