Titolo:
Apocalypse Nerd
Autore:
Roberto Gerilli
Genere:
Horror
Casa
Editrice: Plesio Editore
Salve
a tutti, lettori! Oggi, finalmente, dopo un po' di tempo (non sto
avendo tempo di fare altro che non sia studiare per un esame
tostissimo. Leggo poco e soprattutto di notte), riesco a pubblicare
una bella recensione! Sono contenta che sia stata davvero una lettura
bella e sorprendente!
L'idea
è originale: un romanzo a puntate, di genere horror, ma
anche “nerd” (come dice anche il titolo). Si tratta di Apocalypse
Nerd di Roberto Gerilli, edito da Plesio Editore, e composto da
quattro parti: la prima potete scaricarla gratis da Amazon a questo link, così da “provare” la lettura. Cosa che vi consiglio
vivamente se vi piacciono i supereroi (ma anche gli antieroi) e se
siete anche un pizzichino nerd come me, immersi in mondi fantastici,
dalle influenze nipponiche o fumettistiche e fan di varie serie tv.
Ero
un po' incerta all'inizio sull'idea del romanzo a puntate, ma devo
dire che questa scelta aggiunge quel tocco in più di attesa e suspance
che non guasta mai.
Gli
ebook mi sono stati inviati dalla casa editrice (che ringrazio molto), e così
ho avuto modo di leggerli “uno dopo l'altro”, e mi hanno preso
davvero molto, più di quanto pensassi.
La
storia si svolge attorno a quattro ragazzi, due donne e due uomini,
che si trovano coinvolti in una grande avventura sotto la guida di un
personaggio molto particolare che chiameremo “il vecchio”. Ma i
risvolti della vicenda avranno tutt'altro esito rispetto a quello sperato.
Ricordiamoci che parliamo di una storia dalle tinte horror, quindi
non fatevi prendere dal lato fumettistico come ho fatto io
all'inizio!
Il
romanzo è scritto benissimo, Roberto Gerilli ha una buona padronanza
della scrittura che risulta scorrevole e piacevole. Ho apprezzato
tantissimo i riferimenti nerd, ovviamente: per una “fangirl” come
me, ritrovare così tante citazioni e riferimenti delle cose che più
amo, tra libri, fumetti Marvel e DC, ma anche manga e mondo
giapponese, è stato un vero piacere. Non ci sono molti romanzi del
genere, purtroppo!
Prendendo in prestito una immagine (modificata) dei Runaways della Marvel, ecco come mi immagino, più o meno, i personaggi di questa storia |
La
storia non procede in maniera lineare, ma è scritta in modo che il
lettore scopra rispettivamente ciò che è successo nel passato e nel
presene a poco a poco, venendo a comprendere molte cose durante la
lettura: presente e passato convogliano, così, nel punto cruciale
senza rovinare al lettore la “sorpresa”.
L'altro aspetti che ho apprezzato molto è stato l'approfondimento dei
personaggi. Non è facile, in una storia relativamente breve, dare un
senso ben integrato dei personaggi. Ma, nonostante alcuni loro
aspetti non siano stati esplorati fino in fondo, i personaggi
risultano veri e palpabili. Il mio preferito è sicuramente “il
vecchio”, un personaggio dalle caratteristiche non originali di per
sé, ma reso bene dal suo ruolo “sdoppiato” che lo rende un
ottimo intermediario tra la storia e i suoi protagonisti e il
lettore.
Va
bene! Dopo questa prima parte della recensione molto libera da
spoiler, volevo scrivere qualche riga più specifica sulla storia e
sui personaggi. Quindi non leggete, se non avete letto la storia!
SPOILER
ALERT
Bene,
ora che siamo rimasti pochi intimi, vorrei veramente esprimere la
mia ammirazione per l'idea del personaggio del “vecchio”, maestro
dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse scelti per salvare (o no?)
l'umanità: l'idea che mi ha davvero colpita è stata quella di
rendere un Disturbo di Personalità Multipla (sì, perché è questa
la sua patologia, e da brava dottoressa in Scienze e tecniche
psicologiche dovevo notarlo) come un espediente per poter creare una
doppia personalità del personaggio, di cui una “narra” ed è
consapevole della presenza del lettore. L'ho trovata un'idea
fantastica, che essenzialmente funziona.
Non fosse stato un horror, probabilmente starebbe stato più simili a Kick Ass |
Poi
vorrei spendere qualche parolina per i quattro protagonisti:
-
Giulia è la classica paladina del bene, nonostante il suo macabro
potere la costringa a trasformarsi in qualcosa di indubbiamente
inquietante. Mi è piaciuta molto, anche se forse è troppo impulsiva
e irruenta.
-
Ryan è stato un altro personaggio che, tutto sommato, mi è
piaciuto. È l'unico, a parte Giulia, che mantiene la sua umanità
anche se sbaglia a farsi trasportare dagli altri due e a lasciare che
facciano qualcosa di così crudele come eliminare uno di loro. Mi è
dispiaciuto della sua morte, in fondo al cuoricino speravo che in
realtà Ryan fosse interessato a Giulia, invece che alla giapponese.
Ma poi mi sono ricordata che stavo leggendo un romanzo horror.
-
Yumiko è stato il personaggio più controverso, a parer mio. Lei si
è da subito collocata in una posizione precaria tra ragione e
crudeltà e non sono mai stata sicura che mi piacesse davvero. Nonostante
amassi il suo stile e il suo modo di chiamare le persone, ho subito
subodorato la sua ossessione per Ryan, predicendo che l'avrebbe
portata a fare qualche stupidaggine. Nonostante ciò, non riesco a
capire come possa essere arrivata al punto di voler uccidere una sua
amica solo perché Samuel (che non era neanche il suo interesse
amoroso) l'aveva detto. Posso spiegarmi, in parte, il suo
atteggiamento sul momento dell'aggressione a Giulia: Samuel, che
aveva il potere della pace e della guerra (che ha sempre usato in
modo pessimo, a parer mio) deve aver influenzato la sua mente in modo
bellicoso. Ma poi lei è rimasta sulle sue opinioni, non si è mai
pentita come Ryan. Quindi, forse per giustificare quello che aveva
fatto, si era ormai convinta che Samuel avesse ragione e quindi di
aver fatto la cosa giusta. Ovviamente questo personaggio mi ha,
in qualche modo, deluso (non dal punto di vista narrativo, ma dal punto di
vista della moralità e dei valori del personaggio stesso).
-
Samuel: e giungiamo a lui. Lui è davvero un mistero, ma ho parecchie
teorie. Forse, se proprio devo avanzare una minuscola critica
all'opera, devo sottolineare che i personaggi “cambiano”
troppo velocemente. È vero, il potere è qualcosa che ti cambia
(oltre a essere una grande responsabilità [cit.]), ma a parer mio
questi personaggi, soprattutto Samuel e Yumiko, ci hanno messo troppo
poco a passare dall'essere “giovani eroi in cerca di se stessi” a
essere “assassini pronti a tutto per svolgere la loro missione”.
Non ho colto il punto di rottura. Che Giulia fosse testarda si è
capito, ma lei aveva profonde ragioni di stampo etico e morale.
Mentre Samuel, da taciturno e calmo ragazzino, è passato a essere
aggressivo e impuntato sull'ossessione di portare a termine la loro
missione in modo troppo repentino. Siamo parlando di ragazzi, e ci
sarebbe anche da chiedersi perché loro dovessero subito prendersi
carico di questa missione di salvare il mondo tramite un sacrificio
“accettabile” in modo così spassionato. Cosa c'era sotto?
Ecco,
avrei voluto vedere meglio questo. Samuel è un ragazzo ferito da ciò
che gli è successo, ma avrei voluto saperne di più di questa sua
ferita che l'ha portato a voler uccidere una ragazza, che era pure
invaghita di lui e non gli avrebbe mai fatto del male. Posso anche
ipotizzare che questo ragazzo “non stesse molto bene con la testa”,
cosa che mi riesce molto facilmente, come potete ben capire. Ok, era
uno psicopatico. Per me potrebbe essere una spiegazione più che
accettabile!
Per
il resto, il romanzo è davvero ben curato dal punto di vista
narrativo, e le scelte di cambio tra passato e presente sono ben
organizzate. Mi ha lasciato un po' sconvolta la capacità, che sembra
prescindere abbastanza dai loro espliciti poteri, dei Cavalieri
dell'Apocalisse, di poter invocare strane armature e robot alla
Gundam, ma mi va bene così. Non sarebbe stato abbastanza nerd senza.
Bene,
anche questa recensione giunge al termine (troppo lunga? Non
lamentatevi sempre!). Alla prossima!
:D
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