mercoledì 22 aprile 2015

I 9 protagonisti di cui nessuno ama leggere nei libri

In questi giorni stavo facendo una riflessione sui miei personaggi, su quelli che normalmente descrivo nei libri e che sembrano essere, se non simili tra loro, per lo meno avere un filo conduttore che rimanda, come è ben ovvio, alla mia personalità e alle sue mille sfaccettature. Quindi, senza neanche accorgermene, mi sono messa a pensare quali caratteristiche dovrebbe avere un protagonista per essere interessante, per aver ragione di esistere, in definitiva. E pensate un po', mi sono venute in mente anche quelle caratteristiche che tutti odiano nei protagonisti. O almeno, che è facile odiare. Eccone un assaggio!

1. Protagonisti che non hanno una personalità propria
Nessuno ama leggere dal punto di vista di personaggi che non hanno pensieri coerenti e che non hanno caratteristiche abbastanza definite. Dopo qualche capitolo (se non qualche pagina) dovrebbe essere per lo meno possibile prevedere qualche comportamento o reazione del personaggio, visto che affinché esso “funzioni” è necessario che esso abbia un qualche spessore, delle idee, una morale, dei valori. Succede un po' come quando si conosce una persona, e dopo un po' bisognerebbe essere capaci di capirla, di ipotizzare le sue reazioni o i suoi pensieri. Quando questo non è possibile non è sempre scontato che sia a causa della bravura dell'autore che è riuscito a rendere “imprevedibile” le vicende... forse semplicemente non è riuscito a creare un personaggio conoscibile e dotato di una propria “vitalità”.

2. Personaggi che fanno violenza sulle donne, sui bambini o sugli animali
E' brutto leggere di un personaggio che faccia violenza, spesso anche immotivata, su esseri indifesi o che non possono tenergli testa... Personaggi meschini del genere spesso li si trova nei romanzi, ma dalla parte degli antagonisti. Un protagonista del genere? Beh, non è proprio il massimo.

3. Personaggi che non amano leggere
se ci pensiamo è un po' un paradosso. Un protagonista che non ama leggere, o peggio, che disprezza leggere. Come ci si può identificare in un personaggio simile? E' davvero difficile, visto che si presume che chi stia leggendo sia un lettore più o meno assiduo.

4. Personaggi indifesi e poco altruisti
Personalmente, trovo snervante leggere di personaggi che non agiscono, che rimangono indifesi e non fanno nulla per fortificarsi, che non hanno particolari ambizioni... sia pure la ricerca della felicità!

5. Personaggi stupidi
Siamo sinceri, a nessuno piacciono i personaggi troppo ingenui e creduloni. A volte, può essere gratificante arrivare alla soluzione di un enigma o alla scoperta di un qualche risvolto velatamente rivelato prima del protagonista... ma alla lunga questa cosa può essere alquanto fastidiosa.


6. Personaggi sessualmente promiscui
Specie chi adora il romanticismo, non amerà protagonisti che non vogliono impegnarsi in relazioni d'amore. Ok, all'inizio di un romanzo può anche starci bene: un personaggio combattuto, che ha subito varie delusioni e ha deciso di non amare più nessuno e di usare i partner... ma tutti si aspettano un qualcosa “di più”. A nessuno piacciono le persone aride di sentimenti.
7. Personaggi ripetitivi
Fanno sempre le stesse cose, incorrono sempre negli stessi errori, dicono sempre le stesse cose. Insomma, un po' di creatività!


8. Personaggi lamentosi/depressi
Lo so, è brutto da dire, specie nei confronti dei depressi. Ma essi tendono a lamentarsi sempre di tutto, delle stesse cose, che spesso non sono poi così gravi come sembrano o come vengono descritte. Insomma, se un protagonista depresso non viene raccontato in un modo adeguato che lo renda un minimo interessante, la lettura risulterà davvero snervante.

9. Personaggi che fanno un sacco di monologhi
Ecco. Beh, questa forse è colpa solo ed esclusivamente dell'autore. O forse no? Insomma, i personaggi che parlano sempre e solo a sé stessi sono noiosi! Non giungono da nessuna parte! A noi piacciono i personaggi che interagiscono, che ridono, scherzano, amano, urlano, piangono, litigano con altri esseri senzienti. Quindi, a meno ché non si tratti di romanzi alla “into the wild” (volendo citare il film tratto dal romanzo Nelle terre estreme), evitiamo di inserire lunghissimi monologhi interminabili che possono solo deprimere il lettore e rendere la lettura stessa una pena. Aggiungiamoci un po' di sana azione e di umana socializzazione!

Che ne pensate? Quali sono le caratteristiche che proprio non riuscite a sopportare in un protagonista?

Sabrina

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