Titolo:
L'Occhio del Demone
Autore:
Enrico Cetta
Genere:
Fantasy
Casa
Editrice: Sensoinverso Edizioni
Salve
lettori! Come va? Aspettate con ansia Natale?
Io
finalmente sono in vacanza! L'ultimo periodo, per quanto mi riguarda,
è stato davvero intenso e ci voleva una bella pausa. Mi dispiace di
aver trascurato un po' il blog, ma recupero subito, oggi, con una
bella recensione!
Tra
giganti e demoni, spiriti e creature mostruose, Enrico Cetta vi
catapulterà nell'impero di Punhan, un mondo fantastico dove la
classica lotta tra il Bene e il Male trova diversi e non scontati
epiloghi, un mondo dove verità e finizione sono separati da un filo
sottilissimo, dove non tutto è come sembra. Siete pronti a
combattere cruente battaglie e vivere innumerevoli avventure? A
vincere incantesimi e magia nera? Bene, indossate la vostra migliore
armatura e... che gli dèi vi assistano.
Come
avrete potuto capire dalla sinossi, il libro è permeato dalla
cultura asiatica e, soprattutto, dalla parte più fantasy delle loro
leggende: quella che vede i demoni, chiamati Oni, che in una lotta
che coinvolge anche tante altre razze magiche e non, si
contrappongono agli umani.
L'odio
che intercorre tra queste due razze è uno dei pilastri dell'intera
narrazione del romanzo, il cui protagonista si trova costantemente in
bilico tra i due mondi: quello degli umani e quello degli Oni, anche
a causa del suo occhio, un occhio di un demone, appunto, come anche
il titolo richiama.
La
scrittura è scorrevole e interessante, e ho trovato la trama molto
intrigante. I personaggi, specie alcuni tra i più “malvagi”, mi
sono piaciuti molto.
Ho
amato molto i rimandi alla cultura e alla mitologia giapponese, anche
se il romanzo sembra, appunto, ambientarsi in un mondo fantasy che
non è nel passato, ma nemmeno nel presente, ma che invece contiene
gli elementi di questa splendida cultura.
Un
punto focale del romanzo è anche il “dolore”: solo tramite il
dolore, il protagonista, che inizialmente sembra solo e completamente
in balia degli eventi, può sperare di giungere a una verità, per
quanto amara sia. E solo nel dolore, può sperare di ritrovare se
stesso, le sue origini, tutto ciò che ha dimenticato e lasciato alle
spalle... ma che, in realtà, non è passato del tutto e che ancora
condiziona la sua vita.
Cosa
succederà a questo eroe?
Il
finale è particolare, triste e speranzoso insieme, anche se lascia
comunque alcuni interrogativi.
Prima
di questo libro non avevo letto molti fantasy di questo stampo, ma
questo mi sento di consigliarlo per la sua particolarità!
Consiglio questo romanzo agli amanti del genere e della cultura asiatica, ma anche a chi vorrebbe leggere qualcosa di diverso, rimanendo nell'universo dei fantasy.
Vi
è piaciuta la recensione? Allora diventate lettori fissi del blog!
Alla prossima!
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