mercoledì 16 novembre 2016

Recensione di Gli anni della leggerezza (La saga dei Cazalet 1) di Elizabeth Jane Howard

Titolo: Gli anni della leggerezza (La saga dei Cazalet)
Autrice: Elizabeth Jane Howard
Genere: Saga familiare

Salve lettori! Tutto bene? Spero di sì!
Era da parecchio che non pubblicavo una bella recensione e oggi sono contenta di parlarvi di un libro veramente stupendo: Gli anni della leggerezza di Elizabeth Howard. Se non avete mai sentito parlare di questo libro, dovete assolutamente farlo! Si tratta del primo romanzo facente parte di una saga familiare: genere letterario che, prima d'ora, non avevo mai approcciato e che non sapevo mi sarebbe piaciuto così tanto!

A dir la verità, era da un bel po' che avevo terminato questa lettura, ma non ero riuscita ancora a trovare il tempo, ma anche la voglia, di parlarvene. Se, e quando lo leggerete, vi renderete conto che semplicemente “parlare” di questo libro può sembrare una banalità: questo libro lo si sente con tutti i sensi possibili, ma soprattutto attraverso le emozioni che ti fa provare.
Siamo negli anni Trenta e veniamo introdotti, senza troppi preamboli, all'interno delle dinamiche familiari dei Cazalet: una famiglia benestante che porta avanti un'impresa che si occupa di legname, di cui esploreremo, man a mano che andremo avanti con la lettura, le tre generazioni principali che la compongono. Primi tra tutti i genitori, chiamati affettuosamente, ma anche come dimostrazione di rispetto e autorità, il Generale e la Contessa; di seguito, i loro tre figli maschi, con le rispettive consorti; e, per finire, i figli nati dalle varie unioni. Le loro vite si andranno a intrecciare anche con membri esterni alla famiglia, ma tutto ciò che accade nel “territorio” dei Cazalet è un fantastico connubio di relazioni familiari.
I giochi del detto e non detto, gli atteggiamenti che esplicano relazioni dirette ma anche indirette tra i membri della famiglia, i rapporti velatamente “gerarchici”, i sentimenti repressi e quelli nascosti, i trascorsi dell'adolescenza, ma anche della guerra, della vecchiaia, delle nascite, delle morti: tutti elementi che vengono esplorati e analizzati, in un'ottica che oserei quasi definire come psicologica e antropologica.
I riferimenti biografici alla vita familiare dell'autrice sono chiari, ma è proprio grazie al suo coinvolgimento così viscerale con le vicende anche descritte nel romanzo che essa riesce a ricreare una storia familiare dettagliata, squisitamente reale e realistica, attraverso cui si riesce a indagare su ogni membro della famiglia, sulle relazioni e sulle conseguenze delle azioni dei protagonisti. Il tutto è inserito in un periodo storico particolare, in procinto di una nuova crisi mondiale, ed è eccezionale anche vedere come gli avvenimenti esterni alla famiglia la influenzino così tanto e in modi diversi e particolari.
Insomma, se seguite il mio blog da un po' saprete che io studio psicologia. E se vi piace la psicologia, i personaggi ben costruiti e l'analisi delle loro caratterizzazioni, siete sulla strada giusta!
Ovviamente il libro manca quasi totalmente di momenti di “azione” pura: sono i piccoli avvenimenti, gli equilibri familiari, le relazioni particolari e i piccoli scandali di famiglia che fanno la trama di questo libro, non le azioni eclatanti, ne tanto meno la dinamicità o una trama che porti a una conclusione effettiva.
Questo è solo il primo romanzo della saga, e spero di recuperare presto gli altri libri che stanno uscendo nella loro nuova veste, editi dalla Fazi Editore.

Lettura consigliatissima, di qualità assicurata!
Ora vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione!

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