Insomma,
alla fine ci eravamo baciati. Alla fine era successo.
Secondo
la mia idea, avevamo corso sul filo del rasoio già da troppo tempo.
E quell’attrazione che ci legava era davvero molto forte.
Doveva
arrivare questo momento. Ne eravamo sicuri entrambi. Era inevitabile.
Ma…
era passato troppo poco tempo…
Ed
era appunto per questo che Luca mi aveva detto che, per il momento,
non voleva una storia. Me lo aveva detto chiaramente.
-Siamo
solo amici- ecco le sue parole.
Pazienza,
mi ero detta. Saprò aspettare, per lui questo ed altro.
Ero
innamorata di lui da tempo. Da quando lui era ancora fidanzato con
Elena, la sua ex.
Colei
che lo aveva fatto soffrire. Colei che lo aveva tradito col suo
migliore amico e si era fatta scoprire da lui.
Era
lei il motivo per cui Luca era ancora ferito, disilluso dall’amore.
Lo
avevo aiutato in quel momento difficile, e gli ero stata accanto. Era
comunque il mio migliore amico, anche se ne ero innamorata.
Lui
stava meglio, ma non sapevo se questo volesse dire qualcosa di buono.
Fatto
sta che proprio quella mattina eravamo andati in spiaggia, insieme, e
ci eravamo divertiti tantissimo.
Solo
noi due.
Avevamo
giocato, scherzato, fatto il bagno assieme. Ci eravamo rincorsi e
buttati in acqua a vicenda ed eravamo rimasti ore sotto l’ombrellone
a parlare di noi stessi, a raccontarci i nostri pensieri, i nostri
dubbi, i nostri progetti.
Poi
lui mi aveva abbracciato e mi aveva sussurrato all’orecchio –Ti
adoro piccola mia- ed eravamo rimasti un casino di tempo lì, sotto
l’ombrellone, tra le braccia l’uno dell’altra.
Successivamente
Luca aveva preso l’auto ed eravamo tornati in città.
Mi
aveva accompagnato a casa, e proprio prima che uscissi dalla
macchina, aveva avvicinato il suo volto al mio e mi aveva dato un
bacio sulla guancia.
-E’
stata una giornata bellissima, Sara…- aveva sussurrato e si era
avvicinato ancora di più.
-Grazie
di tutto piccola… ti adoro…- e poi… e poi il suo profumo, la
sua presenza, la sua stessa vicinanza, mi avevano sconvolto a tal
punto che avevo preso il suo volto tra le mie mani e lo avevo
baciato.
Le
nostre labbra si erano incontrate, avide, ed era stato come se
prendessero fuoco.
Era
stato un bacio appassionato, forte come se dalla sua carica emotiva
dipendesse la nostra vita. Nel frattempo di tenevamo abbracciati a
vicenda, in una stretta dolce ed eccitante.
Lentamente
ci eravamo sciolti e allontanati, fissandoci entrambi negli occhi.
Avevamo
il fiatone, il cuore che batteva a mille.
Ed
ecco che la frittata era fatta.
Cavolo,
avevo corso troppo. Era colpa mia.
All’improvviso
tutta la mia preoccupazione mi si riversò addosso come un macigno.
Era
troppo presto! Lui me lo aveva detto! Mi aveva avvisata. In questo
momento della sua vita aveva avuto bisogno di me, della sua migliore
amica. Non di una nuova ragazza!
Adesso
sarebbe cambiato tutto, lo sapevo.
Luca
mise le mani sul volante e guardò dinanzi a se, la strada,
ammutolito.
Non
avevo il coraggio di dirgli niente, non riuscivo a parlare. Che
stupida che ero stata, avevo rovinato tutto!
Aprii
la portiera dell’auto e uscii, malferma sulle gambe.
La
richiusi e Luca partì, senza rivolgermi nemmeno uno sguardo. Ecco,
lo sapevo!
L’avevo
combinata grossa! Chissà se avrei potuto ancora ricostruire il mio
rapporto con lui…
-Questa
situazione è insostenibile! Come fai? Ma insomma, chiamalo! Mandagli
un messaggio! Vallo a trovare! Fa qualcosa!- mi urlava Emily in un
orecchio.
Eravamo
in centro, a fare shopping insieme. Non ero proprio dell’umore
giusto per lo shopping. Anzi, l’unica cosa che desideravo in quel
momento era starmene sola soletta nella mia camera, buttata sul
letto, a deprimermi.
Ma
era proprio per questo che Emily, dopo aver ascoltato tutto ciò che
era successo, mi aveva costretta a uscire, per farmi svagare un po’.
Era,
infatti, circa un’ora che cercava in tutti i modi di farmi reagire,
di convincermi a fare qualcosa, a parlare con Luca.
Ma
sapevo che era tutto inutile, e rimanevo impassibile alle sue urla.
-No,
Emily. Sono stata io a sbagliare. Non posso tormentarlo ancora, se ha
bisogno di me, sa dove trovarmi… - dissi, toccandomi lievemente la
tasca che conteneva il mio cellulare, muto e immobile.
Non
mi aveva più chiamata dal momento in cui ci eravamo baciati, due
giorni prima.
Dire
che ero preoccupata, era riduttivo.
-Come
sarebbe a dire? Appunto che dici di ‘’aver sbagliato tu’’ non
vuole dire che sei tu a dover riparare al danno?- mi disse.
-Non
lo so! Non so che fare, sono completamente disorientata… Lui è il
mio migliore amico, in casi come questo chiedevo sempre consiglio a
lui… Adesso questa cosa sta succedendo con LUI! Ed io proprio non
riesco a crederci!- dissi, tutto d’un fiato. Qualche lacrimuccia
incominciò a bagnarmi gli occhi. –So solo che non voglio
perderlo…-
Emily
mi guardò con un misto di tristezza e compassione negli occhi.
Mi
abbracciò. –Su dai, non fare così. Aspettiamo un altro po’,
vedrai che si farà vivo lui stesso…-
-Lo
spero…- sussurrai.
Era
stata proprio una bella serata. A parte che Luca non si era fatto
sentire proprio, ero riuscita a rasserenarmi un po’ con Emily. Era
riuscita a tirarmi un po’ su di morale.
Uscii
dal portone di casa di Emily e mi diressi alla mia auto, una piccola
Smart nera.
Misi
in moto e partii. Proprio in quel momento un’idea offuscata mi
attraversò la testa.
Ma
cosa avevo in mente di fare?
Prima
che potessi rendermene conto mi ritrovai sotto casa di Luca.
Notai
un’auto parcheggiata proprio vicino al portone. Ci misi un attimo a
capire che quel ragazzo dalla testa riccioluta che era seduto sul
sedile del passeggero era Luca.
E
un attimo in più per capire che la ragazza al posto di guida era
Elena.
Il
mio cuore sussultò.
Cosa
ci facevano quei due in auto, da soli, davanti a casa di Luca?
Stavano
parlando.
Dalla
loro posizione non riuscivano a vedermi, ma io riuscivo a vedere
loro.
Stavano
parlando animatamente. Luca fece un gesto di stizza con la mano e la
ragazza parve inquietarsi. Poi, inaspettatamente, lei prese la testa
di lui tra le mani e lo baciò.
In
quel momento, fu come se mille lame affilate mi si fossero conficcate
nel petto.
Allora…
allora… si erano rimessi insieme. Ecco cosa aveva causato il bacio
che avevo dato a Luca.
Era
servito ad avvicinarlo di nuovo a lei?
Ne
ebbi abbastanza. Non volevo vedere più niente.
Ero
scoppiata a piangere. Ma non me ne fregava niente.
Sarei
scappata via di lì anche strisciando. Misi in moto e spinsi tutto il
pedale dell’acceleratore.
Luca
pov
Non
ci credevo! Aveva avuto il coraggio di baciarmi! Dopo tutto ciò che
mi aveva fatto! Dopo tutto ciò che le avevo detto!
L’allontanai
bruscamente da me, ripulendomi le labbra con la mano.
-Sta
lontano da me!- le dissi.
-Ti
amo ancora, Luca, non capisci?!- urlò lei.
-Non
ti credo più. E poi, sai che ti dico? Questo tentativo di
riconciliazione è stato tempo sprecato fin dall’inizio. Ormai non
ti amo più, è tutto finito. Vedi di lasciarmi in pace!- urlai
contro Elena, poi mi voltai per uscire dall’auto. Ma lei mi tirò
per un braccio.
-Non
può essere finita! Non può essere!-
-Ti
ho già detto che non ti amo! Amo un’altra!-
-Sì,
la tua migliore amica, non è così? Da quando ti ha baciato non fai
altro che pensare a lei! Credi che non l’abbia capito? Ma perché
non le hai detto che ti stavi di nuovo vedendo con me? Perché non le
hai confidato che ci stavamo riprovando? Non hai così tanta fiducia
in lei a quanto pare!- disse, con cattiveria.
Sorrisi,
sardonico. –Tu non hai capito proprio niente. Non hai mai capito
niente di me! Sai perché non gliel’ho detto?- le chiesi, uscendo
dall’auto. Mi voltai e la guardai negli occhi.
-Perché
mi vergognavo di te!-
Le
chiusi la portiera in faccia.
-Addio,
non farti più vedere!- urlai, dando le spalle alla sua auto e
entrando nel vialetto di casa mia.
Sara
pov
Squillò
per l’ennesima volta il cellulare. Controllai il display, -Luca-
sussurrai.
Poi
spensi il cellulare. Era ormai una settimana che non faceva altro che
chiamarmi, mandarmi messaggi, e-mail. Era venuto anche a casa mia un
paio di volte, per incontrarmi, ma io mi ero sempre rifiutata di
vederlo.
Volevo
dimenticarlo. Non volevo più averlo davanti agli occhi.
Aveva
scelto lei? Bene, per me non faceva una piega.
Era
tornato con lei? Speravo che fosse felice.
Ma
non volevo più avere niente a che fare con lui. Non dopo ciò che
era successo. Non sarei mai riuscita a restargli ancora accanto come
amica. Quindi sarebbe stato meglio se lo avessi dimenticato, e tanti
saluti. Faceva meno male che vederlo con un’altra.
Ero
per strada, stavo raggiungendo Emily a casa sua.
Passai
davanti ad una coppietta che si sbaciucchiava e la mia mente non poté
fare a meno di richiamare il momento del bacio con Luca, e di
immaginarmi ancora al suo fianco. Sospirai al pensiero. Una cosa del
genere non sarebbe più accaduta.
Proprio
in quel momento immaginai la voce di Luca chiamarmi. –Sara!-
Sorrisi.
Era bello immaginare la sua voce. –Sara!- si era fatta più forte.
-Sara,
Sara aspetta!-
Mi
voltai. Non me l’ero immaginato, alle mie spalle, a qualche metro
di distanza, c’era davvero Luca che mi chiamava. Mi stava
raggiungendo.
Mi
voltai, dandogli le spalle e iniziando a camminare veloce, ma lui mi
raggiunse e mi trattenne per un braccio.
-Cosa
vuoi?- gli chiesi, scontrosa. Lui sembrò preso in contropiede.
-Perché
fai così? Che ti ho fatto?- mi chiese.
-Statti
con la tua Elena, ora non hai più bisogno di me…- feci per
andarmene, ma mi trattenne ancora.
-Cosa
stai dicendo? E’ storia passata con lei… -
-Non
dire cavolate! Vi ho visti, ok? Siamo stati migliori amici per un
sacco di tempo, ma adesso non più. Non ce la faccio… -
-Ferma,
ferma! Aspetta. Tra me e Elena non c’è più niente, davvero!-
disse con forza.
-Sono
stato davvero uno stronzo a non farmi sentire il giorno dopo il
nostro bacio. Ma dovevo sistemare una cosa. E sono stato ancora più
stronzo perché non ti ho detto subito che in quel periodo mi stavo
rivedendo con Elena… - disse.
-Ti
stavi rivedendo con lei?- chiesi, sorpresa.
-Sì,
e mi dispiace di non avertelo detto. Sapevo che l’odiavi... E
volevo riprovarci. Ma quel giorno, dopo il mare… quando ci siamo
baciati… bè, in me è scattato qualcosa. E all’improvviso tutto
mi è parso chiaro! Mentre prima ero confuso, dopo ho capito tutto.
Io amavo te! Mi sono innamorato di te tempo fa! Amavo te già da
quando stavo con lei. –
Quella
dichiarazione mi mozzò il respiro. Davvero amava me?
Non
riuscivo a crederci.
-E
tutto ciò che hai visto, era solo un malinteso! E’ stato in quel
momento che ho detto a Elena che era tutto finito con lei. Mi ha
baciato per convincermi a non lasciarla. Ma avevo già preso la mia
decisione.-
Mi
prese il viso tra le mani, e mi guardò negli occhi. Mi sentii
morire.
-E’
te che amo, piccola- disse, prima di baciarmi appassionatamente.
-Anch’io
ti amo- gli dissi, parlandogli sulle labbra.
-E
finalmente siamo insieme davvero…- sussurrò, stringendomi.
Fine
Racconto scritto da Sabrina Guaragno nel 2009
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