Salve lettori!
Ripresi dal periodo molto "vacanziero"? Oggi vi porto sul blog la segnalazione dei romanzi di Francesca A. Vanni. Spaziano tra vari generi e gusti, ma sono tutti molto interessanti e con copertine particolari! Date un'occhiata!
Ripresi dal periodo molto "vacanziero"? Oggi vi porto sul blog la segnalazione dei romanzi di Francesca A. Vanni. Spaziano tra vari generi e gusti, ma sono tutti molto interessanti e con copertine particolari! Date un'occhiata!
TITOLO: Solo un uomo
AUTRICE: Francesca A. Vanni
GENERE: Storico introspettivo
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing
TRAMA
Sembra
un giorno come tanti altri, sul monte del Golgota.
Tre
croci si stagliano contro il cielo scuro e ad una di esse è inchiodato un uomo
di nome Yeshua che tutti chiamano il Re dei Giudei, il figlio di Yahweh.
In
questo breve romanzo, Francesca A. Vanni ci mostra la sua personale visione
della passione di Cristo, mettendo nero su bianco quelli che forse sono stati i
pensieri del Messia con sensibilità e una grande capacità introspettiva.
ESTRATTO
Il dolore scivola via, così come il tempo.
Scivolano allo stesso modo le gocce di sangue e sudore che
colano lungo questo mio corpo martoriato e ridotto allo stremo, prima di cadere
a terra come minuscole stille che si disperdono nella polvere.
Quanto tempo è trascorso?
Non lo so.
Tutto scontorna, il cielo si sta lentamente oscurando.
Non sono certo neppure di questo.
Forse sono questi miei occhi stanchi che non riescono a
catturare la luce del giorno.
Ogni istante che passa perdo sempre più il contatto con la
realtà.
Mi chiedo se appartiene a me questa carne lacerata dalla
frusta, trapassata dalle spine e dai chiodi, tormentata dal ruvido contatto con
il legno della croce che la trattiene come una madre crudele che non vuol
lasciare andare il proprio figlio.
Soffro?
Sì, credo di sì dal momento che non sono più certo di
niente.
Ho perso tutto, anche me stesso.
TITOLO: Nel tuo nome
AUTRICE: Francesca A. Vanni
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing
TRAMA
-Tu...-
Antinoo gemette, coprendo il suono della sua voce.
Avvertì il sapore metallico del sangue in bocca e la vista
gli si appannò.
-La tua sarà una morte rapida, te lo prometto.- disse Quinto
girando la lama nella ferita, prima di aggiungere –Mi dispiace tanto, ragazzo
mio, ma ciò che ho fatto è solo lavoro. Non ho niente contro di te. Questa
notte non mi ha regalato alcuna gioia.-
Lo guardò in viso, cercando di capire se avesse compreso il
senso delle sue parole.
Ciò che vide lo atterrì.
Cos’è successo quella notte lungo le rive del Nilo?
Quale sorte riserverà il destino al giovane Antinoo, il
bellissimo amante dell’Imperatore Adriano?
Fra le pagine del suo nuovo romanzo Francesca A. Vanni
costruisce una storia dentro la Storia, immaginando “cosa sarebbe successo
se...” in un avvincente susseguirsi di eventi che terranno il lettore con il
fiato sospeso.
ESTRATTO
Sicut umbra dies nostri.
(proverbio latino)
Bitinia.
Eccomi a casa, pensò Adriano.
Davanti ai suoi occhi si stendeva languida la mitologica
terra situata al confine fra la Grecia e le province più orientali del vasto
Impero nato dal sangue che i romani avevano valorosamente versato decenni prima
della sua ascesa al potere.
La Bitinia era una terra le cui origini risalivano al tempo
lontano e dorato delle capricciose divinità.
C’era chi diceva che fosse stata conquista da Bisoyo, il
valoroso figlio del dio Ares e di una vergine di nome Seta, altri invece ne
attribuivano le origini a Bitino, uno dei tanti eroi generati dai frementi
lombi di Zeus.
Tutto ciò che Adriano poteva affermare con sicurezza era che
la perfezione del Fato trovava la sua più completa espressione in quel lenzuolo
di terra lambito dalla distesa infinita del mare che, insieme al paziente
lavoro del vento e al lento scorrere dei fiumi, ne aveva plasmato i contorni a
volte dolci e a volte aspri, accarezzati dai raggi del sole che come un artista
capriccioso giocava a disegnare incantevoli labirinti di luci e ombre lungo i
declivi dei colli e poi giù a correre fra le ampie valli fino a toccare i
profili rocciosi delle montagne, ricoperte lungo i fianchi dalla fitta
vegetazione e imbiancate sulle cime dalle nevi perenni, che si ergevano
maestose e imponenti in lontananza stagliandosi come giganti silenziosi contro
l’azzurro limpido del cielo estivo.
Adriano socchiuse gli occhi e respirò a fondo le essenze
trasportate dalla fresca e lieve brezza che accarezzava la sua figura, un profumo
intenso di resina e fiori che aveva imparato ad associare a quel luogo di
infinita bellezza.
E di fiori colorati facevano bella mostra le dolci colline
che in quel momento Adriano stava attraversando a cavallo assieme alla sua
scorta. Quei colli sembravano ai suoi occhi delle matrone intente a sfoggiare
elaborate acconciature e splendenti gioielli.
Erano diretti alla volta di Claudiopoli, la città che un
tempo veniva chiamata Bitinio, almeno fino al giorno in cui l’Imperatore
Claudio aveva deciso di cambiarle nome per autocelebrare il suo potere,
un’usanza molto in voga fra gli Imperatori che si era tramandata di dinastia in
dinastia.
Adriano lasciò di nuovo spaziare lo sguardo lungo i clivi:
gialli asfodeli, gladioli rosa e viola e azzurri muscari si rincorrevano
silenziosi fra il verde dell’erba, creando una mescolanza di colori vivaci
degni di essere immortalati dalle mani dei migliori artisti dell’Urbe.
Anche quella era la Bitinia, l’ultima provincia della
Grecia, un luogo che Adriano amava ricordare e spesso aveva rievocato nella sua
mente durante gli anni dell’assenza.
Quanto tempo era trascorso, pensò malinconico, dall’ultima
volta che il suo sguardo si era posato su quello spettacolo di commovente
bellezza e sulle acque del lago Ascanio che stava costeggiando in quel preciso
istante, una superficie d’acqua così chiara e limpida da trasformare il cielo
in un novello Narciso desideroso di specchiarvisi.
Tanto, troppo tempo, considerò.
TITOLO: 1 2 3 Halloween vien
da te
AUTORE: Francesca A. Vanni
GENERE: Narrativa per
Ragazzi, Fiabe
CASA EDITRICE: StreetLib SelfPublishing
TRAMA
Questa è un’opera dedicata a
grandi e piccini, che vuole rendere la festività di Halloween un momento
allegro da condividere in famiglia, in compagnia di simpatiche e terrificanti
storie, leggende e filastrocche degne della notte più “brividosa” dell’anno!
ESTRATTO
Halloween, la notte della vigilia di Ognissanti, ha origini pagane che
affondano le loro radici nell’antica tradizione celtica e in particolare alla
festa di Samhain, celebrata il primo giorno di novembre, che segnava il passaggio
dalla stagione calda alla stagione più fredda.
Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma
contratta di All Hallows’ Eve che significa “la notte di tutti i Santi”.
La notte della vigilia di Ognissanti era consuetudine spaventare le
anime diaboliche dei defunti con enormi fuochi che venivano appiccati sulle
cime delle colline, di modo che non disturbassero il ritorno a casa delle
mandrie dai pascoli estivi.
In realtà era un rito propiziatorio, che favoriva la rinascita della terra
prima dell’inverno e delle nuove semine.
Nei secoli successivi il primo Medioevo prese tuttavia sopravvento
l’aspetto più esoterico e sinistro di questa celebrazione.
Con l’avvento del Cristianesimo e la canonizzazione della festa,
congiunta alla celebrazione dei Morti che si tiene il 2 novembre, si iniziò a
credere che nella notte di Ognissanti sarebbero davvero tornate sulla Terra le
anime dei morti e così la festa dell’autunno si trasformò nel festival delle
streghe, dei diavoli e dei fantasmi.
Gli irlandesi aggiunsero così a quello del fuoco un altro rito:
svuotare una grande rapa e incidere sulla superficie il volto di un demone per
poi illuminarla dall’interno con una candela prima di porla sull’uscio a
protezione delle proprie abitazioni.
Verso la metà del diciannovesimo secolo, l’Irlanda fu investita da una
terribile carestia: in quel periodo, per sfuggire alla povertà, molte persone
decisero di abbandonare l’isola e di tentar fortuna negli Stati Uniti dove
crearono una forte comunità nella quale venivano mantenute vive le tradizioni e
i costumi della loro patria.
Fu così che questa usanza prese piede anche nel continente americano,
dove la rapa fu sostituita con una zucca: la festa subì una forte
commercializzazione e grazie all’avvento dei libri e della televisione è stata
esportata in tutto il mondo perdendo il suo senso sacro e trasformandosi in
un’allegra festività molto simile al Carnevale ma con un aspetto più spettrale.
TITOLO: I racconti di
Rudolph la renna
AUTORE: Francesca A. Vanni
GENERE: Narrativa per ragazzi
CASA EDITRICE: StreetLib
SelfPublishing
TRAMA
Natale è forse la festa più nota
nel mondo, da celebrare in compagnia delle persone amate e degli amici più
cari.
Quest’opera, adatta a bambini, ragazzi e lettori di tutte le età, si propone di
rendere questa festività ancora più piacevole arricchendola con una raccolta di
fiabe, filastrocche e leggende appartenenti alla tradizione ma anche con tanti
racconti divertenti che scaldano il cuore.
Lasciatevi illuminare dalle candele di Santa Lucia, scoprite la leggenda di
Babbo Natale e della renna Rudolph e dopo aver festeggiato il nuovo anno non
dimenticatevi di appendere le calze sul vostro camino per aspettare l’arrivo
della Befana!
ESTRATTO
Natale è la principale festività dell’anno ed è costituito, oltre che
dal 25 dicembre, da una serie di giorni festivi che partendo dal solstizio
d’inverno arrivano fino all’Epifania (o Natale ortodosso) che cade il 6
gennaio.
Sono tutte feste che nella tradizione popolare erano legate alla chiusura
di un ciclo stagionale, quello dell’anno vecchio, e all’apertura del nuovo
ciclo ovvero l’anno nuovo.
La festa religiosa appartiene all’anno liturgico cristiano, in cui si
ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale cade il 25
dicembre mentre nella Cristianità orientale viene, come sopra citato, celebrato
il 6 gennaio.
La tradizione cristiana a dire il vero non è originale ma si intreccia
con quella popolare e soprattutto contadina, perché molte altre civiltà
precristiane in questo periodo festeggiavano celebrazioni legate
all’agricoltura o ad importanti divinità.
Nell’antica Roma dal 17 al 24 dicembre si festeggiavano i Saturnalia,
feste in onore di Saturno che oltre a governare il tempo era anche il dio
dell’agricoltura: in questo periodo si scambiavano i doni e si tenevano
sontuosi banchetti.
Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d’inverno, mentre in
Oriente si festeggiava la nascita del dio Mitra, in Egitto si celebravano i
natali di Horus e in Grecia si aprivano i culti dedicati ad Apollo.
Nel 274 d.C. l’Imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si
festeggiasse il dio Sole, Elios.
I paesi del nord, dove vivevano i vichinghi, associavano invece questo
periodo dell’anno al culto del dio Odino, padre degli dèi nordici, e in suo
onore celebravano feste, giochi e danze.
Ecco perché di fatto, a prescindere dalla tradizione cristiana, il
Natale si può considerare una festa mondiale che coinvolge chiunque, credente o
non credente, in nome dell’amore, della famiglia e della pace universale.
TITOLO: La mia fuga da
Facebook
AUTORE: Francesca A. Vanni
GENERE: Saggistica
CASA EDITRICE:
StreetLib Selfpublishing
TRAMA
“Il Web e i
social network sono nati come spazio libero (libero, davvero: forse il primo
nella storia davvero libero). Poi, non so quando, non so come, sono diventati
terreno di biada del peggiore e più barbaro e più violento fascismo verbale (e
non solo) .
Un giorno i
nostri figli verranno a chiederci dove eravamo mentre un posto nato libero
stava diventando il pascolo preferito dei fasci.
E quel giorno
faremmo bene a dirgli che eravamo dalla parte giusta, ossia da un’altra.”
(Luciana
Grosso)
Facebook è il social
media più famoso nel mondo.
Ma cosa si cela
realmente dietro al “magico mondo” di Facebook?
È tutto rose e fiori
oppure si sta espandendo nel mondo del web(e anche fuori da esso) un silenzioso
cancro che prima o poi ucciderà la nostra società?
In questo saggio
Francesca A. Vanni cerca di indagare a fondo nella questione, tentando di
spiegare perché è meglio andare controcorrente e non far parte del mondo di
Facebook.
ESTRATTO
Già nel 2005 la
ricercatrice Susan Greenfield sosteneva che Facebook rendeva gli utenti dei
veri “zombie cognitivi” poiché, sovraccaricandoli di informazioni, generava nei
loro cervelli una sorta di malsana dipendenza non dissimile dalla dipendenza di
endorfine e dopamine che sfociava poi nel circolo vizioso della sindrome da
affaticamento informativo.
Per farla breve:
fintanto che un utente è connesso a Facebook, si sente come se fosse al centro
del mondo e si lascia trascinare dalla miriade di informazioni che il social
media gli propina senza riuscire sul serio ad assorbire l’intero carico di
notizie e aggiornamenti ricevuti (e di conseguenza discernere in modo
corretto).
Tuttavia una volta
disconnesso l’utente sviluppa una vera e propria crisi di astinenza con tutti i
sintomi sopra descritti e con altri ancora più pericolosi come per esempio il
lurking, cioè l’abbandono delle attività quotidiane (lavorative, sociali,
familiari...) per attuare un costante e ossessivo controllo delle attività sul
social media.
Non stupisce quindi
se negli ultimi anni un numero sempre più crescente di utenti decide di
prendersi una pausa da Facebook, pausa che spesso sfocia in un abbandono totale
del social media.
TITOLO: Darth Vader e Io
AUTORE: Francesca A. Vanni
GENERE: Saggistica
CASA EDITRICE: StreetLib
Selfpublishing
TRAMA
Tanto tempo fa, in una galassia lontana
lontana...
Benvenuti nel fantastico e
inimitabile universo di Star Wars, una delle saghe più amate del mondo!
In questo saggio Francesca A.
Vanni vi accompagnerà a scoprire il vasto mondo creato dalla mente geniale di
George Lucas, esplorando l’universo di Star Wars in un modo divertente e
inaspettato.
Il libro analizza in modo
approfondito la storia della saga, i personaggi più famosi, le tecnologie, i
pianeti e gli aspetti più peculiari del mondo lucasiano, per concludere con un
capitolo tutto speciale che stupirà i lettori.
“Darth Vader e io” è un’opera
sorprendente che tutti gli appassionati, ma anche i nuovi seguaci di Star Wars,
non possono lasciarsi sfuggire.
ESTRATTO
Che cosa ha reso Star Wars qualcosa di veramente
speciale?
Cosa ne ha fatto un mito?
La risposta può sembrare banale, forse
semplicistica, eppure rispecchia la verità.
Star Wars è eccezionale
perché racconta temi normali.
È una favola vera, un racconto del reale abilmente
travestito da finzione.
Se destrutturiamo le pellicole dai loro eventi
“fuori dalla norma”, come ad esempio le guerre galattiche combattute a bordo di
astronavi che sfrecciano nel cielo oppure i duelli con spade laser, ci si rende
conto che gli argomenti trattati in Star Wars riguardano tutti noi e sono la
famiglia, l’amicizia, il coraggio, la paura, la verità, il dolore, la vendetta,
l’amore, il tradimento e infine la ricerca di se stessi.
TITOLO: Le voci delle donne
AUTORE: Francesca A. Vanni
e Ofelia Deville
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: StreetLib
Selfpublishing
TRAMA
Sara, Latisha, Irina, Minako,
Nancy...
Donne diverse che vivono vite
diverse e che, tuttavia, condividono la stessa insopportabile croce.
Sono infatti vittime di violenza,
sono persone a cui è stato strappato tutto: la dignità, l’amore, la felicità,
l’autostima e spesso anche la vita.
“Le voci delle donne” è un libro
scritto a due mani da Francesca A. Vanni e Ofelia Deville, che nasce con
l’intento di denunciare il devastante fenomeno della violenza contro le donne
che viene perpetrato ogni giorno in tutto il mondo.
È un grido di denuncia, che
toccherà il cuore dei lettori.”
ESTRATTO
Alla fine accadde.
Non fu affatto una sorpresa ma una di quelle cose
preannunciate, come quando da bambini si mangiano troppe ciliegie e si finisce
con il fare una bella indigestione.
Anche Sara, in quell’anonima e nuvolosa domenica
mattina di fine settembre, aveva fatto la sua bella indigestione.
Non di ciliegie, si intende, bensì di botte.
Le erano piovute addosso tutte insieme, da ogni
parte, improvvise come una sottile e fresca pioggia estiva ma più dolorose di
certi chicchi di grandine che a volte ti piovono in testa all’improvviso.
Tutte quelle percosse avevano finito con lo
stordirla talmente tanto da non riuscire più a farla gridare, a farla implorare
di smettere.
Un implorare inutile, ad ogni modo, poiché quando
Daniele si arrabbiava con lei niente e nessuno riusciva a calmarlo fino a
quando non si era completamente sfogato.
O fino a quando non aveva liberato i suoi demoni,
come era solito dire lui.
Proprio nessuno, nemmeno la Madonnina d’oro del
Duomo che vegliava silenziosa sull’uggiosa Milano, poteva fermarlo.
La Madonnina che Sara pregava tutti i giorni affinché
facesse cambiare il suo Daniele in meglio, e che tuttavia non esaudiva mai il
suo desiderio.
Quel giorno, per esempio, Daniele si era arrabbiato
per il caffè.
Sara era spesso sbadata, o imbranata com’era solito
ricordarle lui prima di allungarle una sberla o un pugno, e a volte capitava
che nel versare il caffè nelle tazzine facesse cadere qualche goccia sul
candido piano di lavoro della cucina.
Niente che di solito un rapido colpo di spugna non
ripuliva immediatamente, prima che Daniele se ne potesse accorgere.
Ma quella mattina Sara doveva aver fatto cadere più
di una goccia o due di caffè.
Forse aveva goffamente rovesciato l’intero
contenuto della caffettiera sul piano di lavoro.
Sì, doveva essere andata così.
Altrimenti non si spiegava come mai Daniele
l’avesse colpita prima con un pugno in faccia e poi avesse continuato a
infierire su di lei chiamandola sporca
puttana, troia di merda, lurida
vacca, bastarda schifosa.
L’AUTRICE
Francesca A. Vanni è
lo pseudonimo di Marta B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze
della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della
Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della
Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più
grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale
“Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga
di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della
scrittura affianca anche quella delle traduzioni.
CONTATTI
Sito internet: www.francescaavanniautrice.it
Grazie di cuore, Sabrina, per aver segnalato i miei libri.
RispondiEliminaTi abbraccio forte!
E' stato un piacere Francesca! <3
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