giovedì 21 settembre 2017

Recensione di La metà che manca di Graham Jackson

Titolo: La metà che manca
Autore: Graham Jackson
Genere: Thriller 
Casa Editrice: Lettere Animate

Salve, lettori!
Eccoci qui con una nuova recensione! Stavolta vi parlerò di un romanzo a cui tengo molto, in primis perché è stato scritto da due ragazze, sotto pseudonimo, di cui una è una mia cara amica. E, in più, perché è stata una lettura davvero intensa, che mi ha sconvolta in più punti e mi ha tenuto molto sulle spine. Sto parlando di La metà che manca di Graham Jackson.
La metà che manca inizia quando ancora non c’è niente a mancare e non ci sono frammenti da rimettere insieme. Il 23 ottobre del 1993 Zoe e Dominic Marshall sono ancora convinti che i casi che risolvono sul campo li immunizzino dal diventare dei bersagli. Ma che succede quando, improvvisamente, si viene travolti dal peggiore degli incubi? Ciò che si annida dentro un crimine innesca un processo che trasforma normalità in mostruosità, mostruosità in normalità. Si può evitare il caos? Si può evitare di annegare nel senso di colpa, cedendo alla disperazione o, peggio, alla follia?«Anna!? ANNA!»Zoe non gli aveva detto che un nome breve l’avrebbe aiutato a non soffocare nel caso in cui la sua bambina fosse scomparsa. È un nome che nasce con lo scopo di essere gridato nei corridoio di una scuola ormai deserta. Dove sei, Anna?

Zoe e Dominic sono sposati e hanno una figlia, Anna. Sono anche due brillanti detective, e la vita sembra proprio aver donato loro ogni fortuna. Almeno finché Anna non scompare
È l’inizio di un incubo, perché, per una volta, Zoe e Dominic non sono i detective che devono trovare una bambina scomparsa e rassicurare i genitori preoccupati e distrutti dal dolore. Zoe e Dominic sono quei genitori e, nonostante la professione, il dolore li colpirà senza risparmiar loro nulla.
La loro storia è travagliata, coinvolgente, mette i brividi. E, soprattutto, ti tiene incollato alle pagine fin da subito. L’equilibrio idilliaco della famiglia di Zoe e Dominic verrà infranto, e da allora sentimenti contrastanti andranno a intaccare la relazione tra i due detective, in un miscuglio di colpa, rabbia, disagio, silenzio.
Dominic e Zoe sono due protagonisti molto particolari, con caratteri diversi ma complementari, che s’incontrano e si scontrano tra loro continuamente. Ci ho messo un po’ a comprenderli e a conoscerli, ma le loro sfaccettature, come gli aspetti estremi dei loro caratteri, sono studiati nel dettaglio per dar loro uno spessore psicologico notevole. L’amore che li unisce viene, durante il corso del romanzo, messo alla prova più volte, tanto che l’esito dei percorsi dei due protagonisti rimane incerto fino alla fine.
La scrittura è fluida e ben curata, non si direbbe affatto che a scrivere il romanzo siano state due ragazze e non una sola, perché lo stile è uniforme e ben amalgamato.
Una delle cose che ho apprezzato maggiormente del romanzo è che non si tratta di un semplice thriller, ma racchiude in sé vari aspetti: romantici, drammatici, di mistero. Il tutto accompagnato sempre da uno stile di scrittura che ben mostra i sentimenti, le emozioni dirompenti dei protagonisti. Emozioni che percorrono tutta la lettura, coinvolgendo inevitabilmente il lettore nelle faccende personali di Zoe, la detective pacata e riflessiva, e di Dominic, la testa calda che preferisce l’azione anche a costo di farsi molto male.
La loro storia mi ha catturato. È una storia di dolore, di un dolore che può distruggere, fino a rendere impossibile ogni riparazione. Dominic e Zoe ne rimarranno inevitabilmente spezzati? O lo sfrutteranno per una nuova rinascita?
Una lettura che vi consiglio vivamente!

Alla prossima!
- S.

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