Titolo: L’Ombra Crudele del Passato
Autore: Enrico Cetta
Genere: Thriller
Salve lettori! Oggi vi propongo la recensione di L’Ombra
Crudele del Passato, il nuovo romanzo di Enrico Cetta. Ringrazio ancora l’autore
per avermi omaggiato della copia cartacea di questa sua nuova opera!
Jack Doran, brillante detective della polizia di New York, è
a capo delle indagini atte a smascherare un omicida seriale con uno strano
feticismo per la puntualità; da qui il soprannome "Clock"
affibbiatogli dalla stampa. Il killer, infatti, è solito scrivere accanto al
corpo delle sue vittime un orario, sempre lo stesso: le 07:00 pm. Ad aiutare il
detective Doran interviene Leonard Harris, figlio del defunto psicologo
Benjamin Harris che, durante la sua carriera lavorativa, aveva più volte
collaborato con la polizia di San Francisco per risolvere casi di delitti
perpetrati da maniaci o da individui con gravi disturbi mentali. Come il
giovanissimo Micheal Dean, che a soli quindici anni si macchiò dell'omicidio
dei genitori, e di cui il dottor Harris si occupò fino al 1982, anno del
rovinoso incendio che distrusse l'istituto dove il ragazzo era in cura. La
collaborazione dei due specialisti, Leonard e Jack, risulterà decisiva per
svelare l'identità di Clock e per portare alla luce le ombre di un passato a lungo
tenuto nascosto.
Da quanto si può evincere dal titolo, si tratta di un
thriller molto psicologico. La trama ruota attorno gli omicidi e al modus
operandi che sembrano proprio voler indicare la presenza di un serial killer. Ma
quando il passato inizia a mostrare degli evidenti legami col presente, cos’altro
rimane da fare? Da indagare sul passato! Ed è proprio questo che farà Jack
Doran, brillante detective della polizia di New York: lì fuori c’è un serial
killer pronto solo a uccidere una prossima vittima, e il suo compito è quello
di fermarlo. L’unico modo che avrà, per farlo, è quello di indagare sulla
strana “firma” dell’assassino e sulle condizioni degli omicidi, che hanno varie somiglianze con una vecchia vicenda
di cronaca nera.
Che dire su questa lettura? È il terzo romanzo che leggo di
questo autore, e devo dire che l’ho visto crescere, dal punto di vista della
scrittura, a vista d’occhio. Di Enrico Cetta apprezzo molto la brevità e l’andare
giusto al punto della situazione, e anche in questo nuovo romanzo lui sembra
saper cogliere il nocciolo della storia e portare il lettore pian piano alla
soluzione, senza perdersi troppo in fronzoli. I capitoli sono brevi ma pieni di
suspance, e la trama è molto ben orchestrata.
Devo dire che non avevo
sospettato per nulla che le vicende si sarebbero risolte proprio in questa
maniera e, anzi, avevo altre teorie che si sono rivelate del tutto sbagliate:
questo significa che il corso degli eventi non risulta per nulla banale, ma ha,
invece, la capacità di sorprendere il lettore.
Per quanto riguarda il protagonista e i personaggi
principali, avrei apprezzato un maggiore approfondimento delle loro vite
private, ma questa piccola opera credo che nasca proprio con l’obiettivo di
tenere attaccato alle pagine il lettore, senza se e senza ma, ma con lo scopo
di sorprenderlo fino alla fine e di mostrargli una parte oscura dell’animo
umano che spesso vorremmo ignorare che esista: la follia!
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