Salve lettori! Non aggiornavo questa rubrica dedicata alle
serie tv da parecchio, ma dovevo assolutamente parlarvi del primo episodio di
questa serie Marvel veramente… diversa dalle altre. Sto parlando Legion, di cui
è uscito da poco il primissimo episodio, lungo più di un’ora!
Devo dire che inizialmente ero scettica. Non avevo sentito
parlare molto dell’uscita imminente di questa serie e temevo che fosse una roba
arrangiata per tener testa ai supereroi. Invece, mi sono ricreduta, eccome se
mi sono ricreduta… Come primo episodio, batte tutti i primi episodi di serie
sui supereroi che abbia mai visto. È davvero spettacolare! Per non contare che
s’incontra perfettamente con i miei gusti: mi è parso di aver visto una serie
fatta apposta per me, una serie che avrei potuto inventare io, se fossi una
regista o giù di lì. Insomma, COLPO DI FULMINE. (Leggete pure la recensione,
non farò grossi spoilers, ma andrò molto nel particolare per esprimere cosa ne
penso del modo in cui la serie è stata fatta).
"Tutto questo... è reale?"
Ma perché mi è piaciuta questa serie? Il protagonista è
David, e fin da subito ci viene mostrata la sua infanzia a velocità rapida con
una serie di fotogrammi che mostrano come il bambino, carino e tranquillo, che
David era sia diventato il ragazzo disturbato che è oggi, chiuso da sei anni in
un istituto psichiatrico molto tecnologico, che fa pensare a un futuro prossimo
o a un tempo contemporaneo molto avanzato. Trovo già geniale l’entrata in scena
del personaggio così intimistica ed esauriente!
Successivamente, l’episodio si evolve su vari piani
temporali, e su vari livelli della coscienza del protagonista: infatti,
passiamo dall’infanzia al presente, andando avanti e indietro su avvenimenti
precedenti il suo internamento, ma anche successivi, e ciò che succede nel
mezzo dei vari salti temporali viene pian piano riempito fino alla fine della
puntata. Un cerchio che si chiude sì, almeno temporaneamente, lasciando in
sospeso le faccende importanti. I livelli della coscienza del protagonista
sono, poi, importantissimi: spesso vediamo cosa vede il protagonista, che non è
per forza ciò che è la realtà. Essendo ritenuto affetto da “schizofrenia
paranoide”, ci fanno intendere che David abbia allucinazioni uditive e visive,
e i suoi sogni sono estremamente disturbati da immagini del passato e da un “demone
dagli occhi gialli” che lo tormenta.
Ogni fotogramma, ogni ripresa, ogni gesto catturato sono
studiati ad arte, accompagnati da una colonna sonora da mozzare il fiato che va
al ritmo dei pensieri rapidi e compulsivi del protagonista, e al passo coi
battiti del cuore dello spettatore, che rimane letteralmente incantato.
L’attore protagonista è, poi, molto espressivo, ha uno
sguardo magnetico perfetto per il suo ruolo.
Non ho mai visto una serie tv iniziata così, con uno stile
particolare, molto onirico e che segue le regole della psiche. Andando avanti,
alcuni nodi vengono subito al pettine, ma lasciano sempre margine al mistero. È
una visione complessa che richiede molta attenzione, ma ne vale decisamente la
pena. La serie si annuncia come diversa, emergente in uno scenario già pieno di
supereroi tradizionali, e anche di quelli non tradizionali e ribelli. Ma pare
che i mutanti righeranno verso una direzione diversa, psichedelica, di una
raffinatezza sottile. Non vedo l’ora di assaggiare nuovi episodi!
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