lunedì 1 febbraio 2016

Recensione di Isolde non c'è più di Bianca Rita Cataldi

Titolo: Isolde non c'è più
Autrice: Bianca Rita Cataldi
Casa editrice: Les Flaneurs

Buonasera lettori, eccoci a una nuova recensione! Stavolta si tratta di “Isolde non c'è più” di Bianca Cataldi, un'autrice bravissima che conosco personalmente. Ho, infatti, partecipato al corso di correzione bozze e editing da lei tenuto presso la casa editrice Les Flaneurs.
Ecco qui cosa ne penso!

Ho letto questo romanzo in ambienti diversi: alle due di notte, tra le coperte; nei corridoi dell'università, in mezzo alla confusione; in treno e a casa di nonna, accompagnata dal trambusto. Ma non ho mai avuto il problema della distrazione, perché le parole di Bianca mi hanno immediatamente rapito, trasportandomi in un mondo che ho subito sentito mio, quello dell'animo del protagonista: Golvan.
Golvan è un ragazzino atipico, ma in cui è facile immedesimarsi perché rappresenta, in un certo senso, la parte innocente e ingenua che ognuno di noi ha dentro. Nonostante ciò, è sempre in combutta con se stesso.
La storia di Golvan ha molto di una riflessione sulla vita, mentre cerca di crearsi un posto tutto suo tra le persone che lo circondano. L'amico insensibile, la mamma confusa, la ragazza tanto desiderata: Golvan si trova al centro delle vicende senza sentirsene mai veramente parte, pieno di incertezze sugli altri, ma specialmente su se stesso. Isolde rappresenta il suo unico punto fisso, la casa da cui tornare. Ma succederà qualcosa che rimetterà tutto in discussione, e solo Golvan ha la capacità di sistemare le cose.
Il “viaggio” di Golvan è un viaggio di consapevolezza, che dopo vari giri lo porterà su strade già battute, aprendogli gli occhi sulle verità che gli sono sempre state davanti.
“Isolde non c'è più” induce alla riflessione come una sorta di poesia sulla vita e sull'adolescenza che si snocciola con semplicità, e con semplicità ci dà uno sguardo sull'interiorità di un sentimento.


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